Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,67%

La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta dominata una volta ancora dall'incertezza: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'867,23 punti, in flessione dello 0,67% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Su tutte le piazze mondiali ha regnato oggi l’inquietudine, dopo l’annuncio del presidente americano Donald Trump di dazi del 25% sulle importazioni di automobili. Il timore è che le guerre commerciali possano portare a un indebolimento dell’economia statunitense. Intanto il prodotto interno lordo degli Usa nel quarto trimestre è stato rivisto leggermente in rialzo: il 2024 si è chiuso con una crescita economica del 2,8%.
Sul listino elvetico ha pesato anche il fatto che da oggi Roche (-2,84% a 294,40 franchi) è scambiata senza dividendo. Hanno per contro funto da traino gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+1,04% a 98,29 franchi) e Nestlé (+0,67% a 89,54 franchi). Alcon (+5,22% a 84,60 franchi) ha beneficiato delle novità emerse nella giornata degli investitori.
Vendite sono state segnalate su UBS (-4,07% a 28,32 franchi), dopo che sia Goldman Sachs che Bank of America hanno ridotto l’obiettivo di corso, sulla scia delle discussioni riguardo a un possibile inasprimento delle regole sui fondi propri. Nello stesso ambito finanziario ha arretrato anche Partners Group (-1,28% a 1310,50 franchi) e scarsa soddisfazione hanno dato pure gli assicurativi Swiss Life (-0,59% a 810,00 franchi) e Swiss Re (-0,23% a 152,25 franchi), superati da Zurich (+0,32% a 623,40 franchi).
In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-0,98% a 48,26 franchi), Geberit (+0,74% a 568,80 franchi), Holcim (-3,05% a 97,58 franchi), Sika (-2,86% a 220,60 franchi) – da oggi scambiata senza il dividendo – e Kühne+Nagel (+0,98% a 205,90 franchi).
Nel mercato allargato va segnalato il balzo di Leonteq (+7,74% a 19,48 franchi), dopo che all’assemblea generale l’azionista Raiffeisen l’ha spuntata con la sua proposta di portare a 3 franchi il dividendo, a fronte dei 25 centesimi inizialmente previsti. Lastminute.com (+1,40% a 14,50 franchi) ha da parte sua pure fornito indicazioni circa il dividendo, annunciando una crescita di utili e ricavi nell’esercizio in corso.