Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,58%

La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta dominata di nuovo dal tema dei dazi: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'198,69 punti, in flessione dello 0,58% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Dopo una mattinata molto calma il mercato si è improvvisamente scosso nel pomeriggio, sulla scia delle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha minacciato barriere doganali del 50% per i prodotti dell’Unione europea, da introdurre a partire dal primo giugno. Le piazze europee hanno subito reagito, con i corsi che sono scesi improvvisamente: l’SMI è arrivato a perdere circa il 2%, per poi però in parte recuperare.
Le esternazioni di Trump sono arrivate in un momento in cui fra gli investitori già serpeggiava un certo nervosismo. In primo piano sono infatti rimasti gli interrogativi riguardo alla legge sul bilancio approvata dalla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti: il timore è che possa far deragliare le finanze statali.
La settimana si chiude con l’SMI in calo dell’1,1%. A livello di singoli titoli le vendite hanno oggi interessato in particolare società molto dipendenti dal commercio mondiale, a partire da Logitech (-3,57% a 69,14 franchi) e Richemont (-2,28% a 156,65 franchi). Poco ispirati si sono rivelati anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-1,20% a 46,76 franchi), Holcim (-0,34% a 94,00 franchi), Kühne+Nagel (-1,69% a 188,90 franchi), Sika (-0,14% a 218,10 franchi) e Geberit (-0,17% a 596,60 franchi),
Nel comparto finanziario Partners Group (-5,22% a 1071,00 franchi) ha sofferto più di UBS (-1,84% a 26,09 franchi). Tutti con il segno meno hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (-1,14% a 815,60 franchi), Swiss Re (-0,85% a 145,95 franchi) e Zurich (-0,89% a 579,20 franchi).
Hanno cercato di sostenere il listino Nestlé (+0,42% a 88,52 franchi) e Roche (+0,27% a 259,90 franchi), mentre scarso supporto è giunto dal terzo peso massimo difensivo, Novartis (-0,26% a 92,76 franchi).
Nel mercato allargato l’attenzione era rivolta a Helvetia (-0,78% a 190,70 franchi) e a Baloise (-0,26% a 192,20 franchi), che oggi tenevano le assemblee straordinarie per approvare la fusione fra le due entità: da entrambe le parti è giunto un chiaro sì.