Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,50%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso in ribasso una seduta nervosa e tutta trascorsa nell’attesa delle prossime mosse della Federal Reserve: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 11’982,30 punti, in flessione dello 0,50% rispetto a ieri.
I riflettori sono puntati sugli Stati Uniti: alle 20.00 (ora elvetica) la banca centrale americana comunicherà la sua decisione sui tassi d’interesse e mezz’ora dopo prenderà la parola il presidente Jerome Powell per spiegare il futuro della politica monetaria del suo istituto.
Gli esperti considerano sicuro un abbassamento del costo del denaro, il primo dal 2020: resta da vedere se il taglio sarà di 0,25 o di 0,50 punti. Ma la seconda ipotesi non per forza sarebbe accolta in modo positivo: potrebbe far pensare infatti a un accresciuto timore, da parte della Fed, sulla tenuta della congiuntura a stelle e strisce.
Gli orientamenti monetari americani avranno effetti importanti anche in Svizzera: la Banca nazionale punta infatti a evitare un rafforzamento giudicato eccessivo del franco. Non sorprende che in un contesto così in divenire oggi la moneta elvetica si sia rafforzata: il corso dell’euro è tornato sotto quota 0,94 franchi.
A livello di singoli titoli un giudizio negativo di Intron Health ha pesato su Lonza (-0,96% a 534,20 franchi). In ambito farmaceutico si è mossa bene Roche (+0,83% a 268,40 franchi), ma meglio del mercato ha fatto anche Novartis (+0,01% a 98,04 franchi) dopo il via libera della FDA, l’autorità americana di controllo dei medicamenti, al preparato Kisqali per il trattamento di pazienti con una determinata forma di cancro al seno. Meno ispirato è apparso un altro peso massimo difensivo come Nestlé (-0,88% a 85,70 franchi).
In modo non perfettamente unitario si sono mossi i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,54% a 47,54 franchi), Geberit (-0,84% a 546,00 franchi), Holcim (+0,12% a 82,82 franchi), Kühne+Nagel (-1,10% a 243,70 franchi) e Sika (-1,54% a 267,80 franchi).
In ambito finanziario non hanno brillato né UBS (-0,24% a 25,28 franchi) né Partners Group (-0,46% a 1192,50 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Life (-0,71% a 701,60 franchi) Swiss Re (-0,39% a 115,40 franchi) e Zurich (-1,17% a 507,00 franchi).
Nel mercato allargato gli occhi erano puntati su Meyer Burger (-11,77% a 1,69 franchi), che intende risollevarsi attraverso una profonda ristrutturazione e con un ricambio ai vertici. Hochdorf (-12,50% a 1,40 franchi) ha tenuto un’assemblea straordinaria degli azionisti per decidere sulla vendita delle attività operative.