Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,32%
La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta partita bene, ma divenuta più difficile con il trascorrere delle ore: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'678,59 punti, in flessione dello 0,32% rispetto a venerdì.
(Keystone-ATS) Il mercato non è quindi riuscito a proseguire sul cammino della settimana scorsa, che si è rivelata in rialzo dopo quattro arretramenti consecutivi. Oggi hanno in particolare pesato gli ultimi deludenti dati congiunturali giunti dalla Germania.
In questi giorni tornerà in primo piano il tema dei tassi d’interesse: negli Stati Uniti mercoledì sarà diffuso l’indice americano PCE dell’inflazione, quello preferito dalla Federal Reserve, che potrebbe fornire indicazioni sugli orientamenti dell’istituto. Già domani saranno invece pubblicati i verbali dell’ultima riunione della banca centrale.
In generale gli esperti ritengono che il cosiddetto “Trump trade”, che ha favorito in particolare le azioni statunitensi, il dollaro e i rendimenti dei titoli di stato Usa, continuerà probabilmente ancora per un po’ di tempo. Va anche rilevato come la settimana sarà più corta negli Stati Uniti: giovedì si festeggia infatti il Thanksgiving, il giorno del ringraziamento.
In Svizzera acquisti sono stati segnalati su Richemont (+2,19% a 121,15 franchi), che ha cercato un rimbalzo dopo la debolezza degli ultimi mesi. Bene orientata è apparsa anche Logitech (+1,66% a 72,20 franchi), mentre meno stimolanti sono apparsi i valori maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,40% a 49,96 franchi), Geberit (-0,11% a 526,20 franchi), Holcim (-1,12% a 89,78 franchi), Kühne+Nagel (-0,33% a 208,80 franchi) e Sika (-0,09% a 231,20 franchi).
Nel comparto finanziario UBS (+0,18% a 28,35 franchi) è stata preferita a Partners Group (-0,24% a 1260,50 franchi), mentre in ambito assicurativo Swiss Life (-1,12% a 725,40 franchi) e Zurich (-0,18% a 552,00 franchi) hanno arrancato dietro a Swiss Re (+0,82% a 129,35 franchi).
Sorvegliate speciali erano Novartis (-1,87% a 91,93 franchi) e Roche (-0,31% a 253,50 franchi), che hanno informato sulle novità in vista dei prossimi importanti congressi oncologici americani. Poco mosso si è rivelato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,05% a 75,96 franchi).
Nel mercato allargato Julius Bär (+2,10% a 57,48 franchi) ha toccato un massimo dell’anno. Molto ricercata si è rivelata Pierer Mobility (+29,40% a 12,50 franchi), sulla scia di notizie riportate dai media secondo cui Mark Mateschitz (Red Bull) vorrebbe acquisire una partecipazione nella società.