Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,28%
(Keystone-ATS) Dopo aver vissuto due giornate sull’ottovolante la borsa svizzera è tornata a procedere in modalità normale, chiudendo con una variazione contenuta: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 11’510,46 punti, in flessione dello 0,28% rispetto a ieri.
Archiviate due sedute di rosso intenso (-3,6% venerdì, -2,8% ieri) il mercato era alla ricerca di una stabilizzazione. Chi sperava in un movimento di recupero analogo a quello della piazza di Tokyo (che dopo aver perso ieri il 12% è rimbalzata oggi del 10%) è però rimasto deluso.
I tempi non sembrano ancora maturi per un ritorno all’ottimismo che aveva contraddistinto le ultime settimane. Al contrario, a dominare è stato ancora una volta il nervosismo, come dimostra anche l’indice di volatilità VSMI, che è rimasto a livelli elevati.
In primo piano resta l’incertezza generata dalla situazione geopolitica e dal previsto deterioramento dell’economia statunitense, senza dimenticare che le prossime mosse della Federal Reserve sono tutt’altro che scontate. In un contesto del genere il franco rimane richiesto come porto sicuro: l’euro è stato scambiato oggi a circa 0,93 franchi, di poco sopra ai 0,92 franchi di ieri, corso che rappresenta il minimo dal 2015.
A livello di singoli titoli sotto pressione è apparsa Richemont (-1,41% a 122,40 franchi), che ha sofferto per le mutate prospettive relative al mercato del lusso. Tutti con il segno meno hanno terminato anche altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,07% a 43,62 franchi), Geberit (-0,92% a 515,20 franchi), Holcim (-0,94% a 73,52 franchi), Kühne+Nagel (-1,47% a 248,20 franchi) e Sika (-0,99% a 240,20 franchi).
Nel comparto finanziario UBS (invariata a 23,82 franchi) e Partners Group (invariata a 1079,50 franchi) si sono mosse parecchio, per poi finire però in perfetto equilibrio. In ambito assicurativo Swiss Re (+0,70% a 100,00 franchi) è stata preferita a Zurich (-0,29% a 452,70 franchi) e a Swiss Life (+0,03% a 627,00 franchi).
Acquisti sono stati segnalati su Sonova (+6,04% a 272,20 franchi), che ha annunciato novità legate all’intelligenza artificiale sul fronte degli apparecchi acustici del suo marchio Phonak. Ha cercato di trainare il listino Nestlé (+0,27% a 87,52 franchi), mentre scarso supporto è giunto dagli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-1,30% a 266,50 franchi) e Novartis (-0,17% a 93,29 franchi).
Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Adecco (+0,29% a 27,90 franchi), Oerlikon (+7,76% a 4,94 franchi) e Galenica (-3,89% a 71,65 franchi).