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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,26%

Keystone-SDA

La borsa svizzera torna a chiudere in ribasso, archiviando una seduta carica di eventi: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'045,78 punti, in flessione dello 0,26% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Gli investitori hanno dovuto avere oggi occhi da camaleonte per riuscire a tenere sotto controllo almeno tre grandi fronti: da una parte una miriade di risultati aziendali, dall’altra le discussioni sui dazi e al centro gli sviluppi sul fronte della politica monetaria.

Partendo dagli aspetti più positivi della giornata, i corsi sono sostenuti dalle voci secondo le quali l’Unione europea e gli Stati Uniti starebbero facendo progressi nella vertenza sulle barriere doganali: si parla di dazi del 15% con eccezioni settoriali, che andrebbero a scongiurare le tariffe del 30% minacciate dal presidente americano Donald Trump a partire dal primo agosto. Non sono per contro note novità riguardo alle discussioni in corso fra Washington e Berna.

Oggi si è tenuta anche la riunione della Banca centrale europea (Bce), che ha deciso di mantenere invariati tassi d’interesse. Si tratta della prima pausa nel ciclo dei tagli del costo del denaro avviato nell’estate 2024. “Siamo in una buona posizione perché le nostre previsioni indicano un’inflazione che si stabilizza sull’obiettivo di medio termine”, ha chiosato la presidente Christine Lagarde.

A livello aziendale i riflettori erano puntati in primo luogo su Nestlé (-4,64% a 74,14 franchi), protagonista di un tonfo che ha trascinato verso il basso tutto il listino, sulla scia della delusione creata dall’anemica crescita dei volumi di vendita nel primo semestre. Maggiori soddisfazioni ha invece dato Roche (+1,45% a 265,10 franchi), che ha a sua volta pubblicato il bilancio di metà anno. Fra i due pesi massimi si è inserito il terzo, Novartis (+0,44% a 93,53 franchi).

Vendite sono state segnalate su Kühne+Nagel (-2,02% a 169,75 franchi), che nei primi sei mesi ha visto crollare la domanda sull’importante mercato americano. In modo non perfettamente unitario si sono mossi gli altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+1,25% a 53,38 franchi), Amrize (+0,94% a 40,70 franchi), Geberit (+1,35% a 629,80 franchi), Holcim (-0,09% a 64,98 franchi) e Sika (+1,03 a 206,40 franchi).

Nel comparto finanziario UBS (+2,04% a 30,53 franchi) è stata preferita a Partners Group (+0,81% a 1124,00 franchi), tornando a veleggiare oltre i 30 franchi. Fra gli assicurativi Swiss Life (+0,67% a 845,60 franchi) ha dato maggiori soddisfazioni di Swiss Re (-0,27% a 147,30 franchi) e Zurich (-0,29% a 558,40 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari numerose aziende, fra le quali possono essere citate Sulzer (+6,97% a 159,60 franchi), Cembra (-10,03% a 91,95 franchi), Vontobel (-12,54% a 60,00 franchi) e – protagonista di un notevole balzo – Bachem (+31,12 a 75,00 franchi).

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