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Borsa svizzera: chiude in rialzo e ai massimi da 2022, SMI +1,85%

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude in deciso rialzo una seduta dominata dall'attualità internazionale e dal ritorno in forze di quello che era ormai diventato il suo figliol prodigo, Nestlé: l'indice SMI ha terminato a 12'949,06 punti, in progressione dell'1,85%.

(Keystone-ATS) Quella odierna è stata la variazione giornaliera migliore dallo scorso 7 agosto. E il mercato si trova su livelli che non si vedevano dall’inizio del 2022: manca ormai poco per raggiungere i 12’997,15 punti del 3 gennaio di quell’anno, record di sempre.

L’umore degli investitori è stato influenzato positivamente dalle speranze di un cessate il fuoco in Ucraina, sulla scia del colloquio telefonico fra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin. In secondo piano sono invece passate le preoccupazioni circa la tenuta del commercio mondiale e meno attenzione è stata anche prestata alla politica monetaria. Gli ultimi dati congiunturali arrivati dagli Usa – prezzi alla produzione, in aumento, e richieste settimanali di disoccupazione – hanno avuto scarso impatto.

Il listino elvetico è stato trascinato da Nestlé (+6,22% a 83,68 franchi), che ha creato la sorpresa positiva, presentando dati relativi all’esercizio scorso migliori delle attese e annunciando l’ennesimo aumento di dividendo, il 29esimo consecutivo. Un robusto sostegno è giunto anche da Roche (+2,09% a 297,80 franchi), mentre si è defilato il terzo peso massimo, Novartis (-0,02% a 97,78 franchi). Sempre nei comparti più difensivi del mercato ha invece deluso Swisscom (-3,04% a 510,00 franchi): a far storcere il naso, oltre ai risultati 2024 leggermente inferiori alle attese, sono state soprattutto le prospettive poco incoraggianti.

Lo scenario di una possibile pace nell’est europeo ha messo le ali ai valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+1,54% a 51,30 franchi), Geberit (+4,17% a 534,80 franchi), Kühne+Nagel (+1,88% a 211,60 franchi), Holcim (+2,16% a 98,24 franchi) e Sika (+2,60% a 240,40 franchi). In ambito finanziario UBS (+0,93% a 30,30 franchi) è stata preferita a Partners Group (+0,29% a 1407,50 franchi). In una giornata da capitani coraggiosi hanno giocoforza suscitato scarsa attrazione gli assicurativi Swiss Re (-0,46% a 141,05 franchi), Swiss Life (-0,21% a 767,00 franchi) e Zurich (-0,28% a 569,40 franchi).

Nel mercato allargato si è guardato a Lastminute (invariata a 15,30 franchi), che ha informato sull’andamento degli affari. Julius Bär (+2,04% a 59,06 franchi) ha beneficiato di un aumento di obiettivo di corso operato da UBS.

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