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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,09%

Keystone-SDA

La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta caratterizzata da un'estrema divergenza fra l'andamento dei vari titoli: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'219,63 punti, in progressione dell'1,09% rispetto a venerdì.

(Keystone-ATS) Su tutti i mercati finanziari ha dominato un clima positivo, dopo che la Cina e gli Usa hanno affermato di aver compiuto sostanziali progressi nei due giorni di colloqui a Ginevra per cercare di appianare la vertenza commerciale. I passi avanti arrivano sulla scia dell’accordo annunciato la settimana scorsa fra Washington e Londra, mentre pure la Svizzera ha espresso la speranza di poter raggiungere presto un’intesa con la controparte americana.

Malgrado non siano mancate le voci di chi invita alla prudenza, ricordando come la guerra doganale possa in ogni momento tornare a imperversare, gli investitori si sono gettati con forza sul comparto azionario e a farne le spese sono stati i valori più difensivi, come Nestlé (-1,64% a 86,21 franchi) e Swisscom (-2,21% a 532,00 franchi).

Particolarmente sotto pressione si sono trovati inizialmente i gruppi farmaceutici come Roche (+1,67% a 261,90 franchi), Novartis (+0,85% a 91,68 franchi) e Lonza (-1,54% a 575,80 franchi), sulla scia dell’annuncio del presidente statunitense Donald Trump, intenzionato a ridurre immediatamente del 30-80% i prezzi dei medicamenti: i titoli hanno però recuperato almeno in parte nel finale di seduta.

Hanno per contro sin da subito fatto faville le società che possono approfittare al meglio dei commerci mondiali, a partire da Logitech (+8,15% a 72,20 franchi), che produce in Asia e vende molto negli Usa, per arrivare al colosso della logistica Kühne+Nagel (+4,10% a 185,15 franchi), passando da Richemont (+6,45% a 154,40 franchi), particolarmente esposta con le vendite in Cina. Assai ben orientati si sono rivelati anche altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+3,46% a 46,63 franchi), Holcim (+1,55% a 95,88 franchi) e Sika (+3,24% a 213,80 franchi).

La prospettiva di grandi movimenti di capitali ha messo le ali, nel comparto finanziario a Partners Group (+5,66% a 1177,00 franchi) e UBS (+4,43% a 27,11 franchi), mentre in secondo piano è scivolato il comparto assicurativo, che ha presentato Swiss Re (-0,90% a 148,45 franchi), Swiss Life (-1,36% a 829,40 franchi) e Zurich (-0,72% a 576,80 franchi) tutte con il segno meno.

Nel mercato allargato Clariant (+0,38% a 9,31 franchi) ha fatto sapere di essere oggetto di una nuova richiesta di risarcimento per la vicenda del cartello sul prezzo dell’etilene. Tecan (+6,16% a 172,40 franchi) ha pubblicato i risultati trimestrali.

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