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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,48%

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude in rialzo la seduta finora più ispirata della settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'298,50 punti, in progressione dello 0,48% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Il mercato è partito con il freno tirato, ma con il trascorre delle ore ha poi saputo ritrovare una certa fiducia. Hanno influito positivamente sui corsi gli indici Pmi, in prevalenza buoni, giunti dall’Eurozona, come pure gli ultimi dati sull’impiego negli Stati Uniti, che sono apparsi sostanzialmente robusti, malgrado i rischi generati dalla politica doganale del presidente Donald Trump. Vi è quindi grande attesa per conoscere il rapporto mensile ufficiale sul mercato del lavoro americano che sarà diffuso venerdì.

In primo sono rimaste chiaramente anche le controversie commerciali, con i nuovi dazi Usa del 50% su acciaio e alluminio entrati in vigore oggi. Il braccio di ferro fra Washington e i principali partner commerciali, Cina e Unione europea, è lungi dall’essere superato: ma gli investitori stanno in un certo senso abituandosi alla situazione, ha commentato un operatore.

Sul fronte interno ha trainato il listino Roche (+1,29% a 267,20 franchi), che ha beneficiato di un’estensione concessa dalla Commissione Ue al suo farmaco Evrysdi, un preparato per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale, ma non hanno sfigurato nemmeno gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,78% a 96,04 franchi) e Nestlé (+0,40% a 87,13 franchi).

Geberit (+1,29% a 628,20 franchi) ha toccato un nuovo massimo pluriennale grazie ai segnali di miglioramento nel settore delle costruzioni in Europa. Bene orientati si sono rivelati anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+1,16% a 47,22 franchi), Holcim (+0,15% a 91,64 franchi), Kühne+Nagel (+1,28% a 185,90 franchi) e Sika (+0,46% a 218,70 franchi).

Nel comparto finanziario ha sofferto UBS (-2,03% a 26,96 franchi) – che ieri aveva però guadagnato il 5% – sulla scia di un commento di Bank of America, che ha invitato a non farsi troppe illusioni riguardo a venerdì, quando secondo indiscrezioni il Consiglio federale presenterà nuovi requisiti patrimoniali per la banca. Si è mossa invece bene Partners Group (+0,18% a 1086,00 franchi): la società rileva un’impresa americana specializzata nella modernizzazione di centrali elettriche. In modo non perfettamente unitario hanno terminato gli assicurativi Swiss Re (-0,03% a 143,65 franchi), Swiss Life (+0,54% a 824,20 franchi) e Zurich (+0,59% a 581,60 franchi).

Nel mercato allargato Kardex (+5,54% a 257,00 franchi) è stata sostenuta da un cambiamento di raccomandazione operato da Jefferies. SGS (+0,21% a 85,32 franchi) ha rilevato un operatore canadese attivo nel campo dei servizi di sicurezza.

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