Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,34%

La borsa svizzera chiude in rialzo una seduta assai poco spumeggiante: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'239,62 punti, in progressione dello 0,34% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Il mercato è partito in modo timidamente positivo ed è poi rimasto ancorato in una ristretta fascia di oscillazione, prima di salire un po’ di tono nel finale. Secondo gli esperti il dato sull’inflazione in Svizzera in maggio (-0,1%) rende ancora più probabile una riduzione dei tassi da parte della Banca nazionale svizzera, fra poco più di due settimane. Anche nell’Eurozona il rincaro è calato: ci si aspetta quindi che giovedì la Banca centrale europea abbassi a sua volta il costo del denaro.
In primo piano è rimasto anche il tema delle tensioni commerciali fra gli Stati Uniti e i suoi partner economici: non è passato inosservato l’annuncio del presidente americano Donald Trump di voler raddoppiare le tariffe sull’acciaio e l’alluminio importati. Ma un certo sostegno ai corsi è giunto dalla notizia che Washington e Pechino intendono procedere a nuove discussioni ad alto livello.
In evidenza si è trovata UBS (+5,32% a 27,52 franchi), favorita da una raccomandazione di Jefferies, mentre secondo indiscrezioni venerdì il Consiglio federale dovrebbe comunicare le sue decisioni riguardo ai requisiti patrimoniali della banca. Nello stesso comparto finanziario è avanzata pure Partners Group (+0,70% a 1084,00 franchi), mentre fra gli assicurativi Swiss Re (-1,61% a 143,70 franchi) è apparsa più in difficoltà di Swiss Life (-0,15% a 819,80 franchi) e Zurich (-0,21% a 578,20 franchi).
In modo non perfettamente unitario hanno terminato i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+1,21% a 46,68 franchi), Geberit (+0,39% a 620,20 franchi), Kühne+Nagel (-0,22% a 183,55 franchi), Holcim (+0,26% a 91,50 franchi) e Sika (+0,51% a 217,70 franchi).
Ha cercato di trainare il listino Novartis (+0,23% a 95,30 franchi), mentre meno ispirati si sono mostrati gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,26% a 86,78 franchi) e Roche (-0,34% a 263,80 franchi).
Nel mercato allargato l’attenzione era rivolta a Julius Bär (-1,44% a 53,20 franchi), che nell’ambito della sua giornata degli investitori ha presentato nuovi obiettivi finanziari e un altro programma di risparmi. Acquisti sono stati segnalati su Implenia (+6,19% a 51,50 franchi), dopo che in un’intervista il Ceo Jens Vollmar si è mostrato fiducioso circa le prospettive per il settore della costruzione in Germania, mentre nel contempo l’azione ha ricevuto un giudizio positivo da parte di Kepler Cheuvreux.