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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,19% a oltre 12’000 punti

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude in rialzo, per la sesta volta consecutiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'001,61 punti, in progressione dello 0,19% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Gli investitori hanno mantenuto un atteggiamento prudente, in vista dell’importante incontro di domani in Alaska fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’omologo russo Vladimir Putin. Si tratterà di vedere quali soluzioni possono essere abbozzate per mettere fine alla guerra in Ucraina, che dura ormai da tre anni e mezzo. “Le aspettative sono alte e le borse potrebbero aver già scontato uno scenario molto positivo”, ha affermato un operatore.

Sul fronte congiunturale una certa attenzione è stata prestata ai dati macro americani relativi alle richieste di sussidio disoccupazione e, soprattutto, ai prezzi alla produzione, saliti oltre le attese: un indicatore, quest’ultimo, che riaccende i timori riguardo a una crescita dell’inflazione, proprio in un momento in cui le opinioni si era ormai fatte concordi circa un prossimo taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.

Intanto per la prima volta da tre settimane a questa parte l’SMI è tornato a superare i 12’000 punti, una soglia non solo psicologica, bensì anche tecnica. Non si è quindi verificata la brusca contrazione dei corsi che taluni avevano temuto dopo i dazi del 39% imposti dagli Stati Uniti contro la Svizzera.

A livello di singoli titoli i riflettori erano puntati su Swiss Re (-3,45% a 145,45 franchi), che ha avuto un andamento volatile dopo la diffusione dei conti della prima parte dell’anno. Nel segmento assicurativo meglio orientate sono apparse Zurich (+1,41% a 590,00 franchi) – che ha raggiunto un massimo pluriennale – e Swiss Life (+1,03% a 899,40 franchi). Sempre in ambito finanziario UBS (+0,69% a 32,08 franchi) è stata preferita a Partners Group (-1,69% a 1103,00 franchi), che da parte sua ha annunciato la cessione di un’impresa marittima ed energetica norvegese.

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,45% a 54,10 franchi), Amrize (+0,53% a 41,50 franchi), Geberit (+0,22% a 638,20 franchi), Holcim (-0,41% a 67,62 franchi), Kühne+Nagel (-0,73% a 169,55 franchi) e Sika (-0,21% a 189,10 franchi). Scarsa unanimità di vedute è stata mostrata anche dai pesi massimi difensivi Nestlé (-0,17% a 72,07 franchi), Novartis (+1,08% a 98,57 franchi) e Roche (+0,16% a 250,10 franchi).

Nel mercato allargato Swissquote (-2,78% a 524,00 franchi) ha presentato un semestrale in crescita e ha ritoccato al rialzo gli obiettivi annuali: stando agli operatori erano in atto realizzi di guadagno, vista l’ottima performance degli ultimi mesi, all’insegna del motto “sell on good news”, vendi quando le notizie sono buone. Polypeptide (+6,12% a 27,75 franchi) è stata sostenuta da una raccomandazione di UBS, mentre Flughafen Zürich (+1,25% a 242,40 franchi) ha approfittato dei buoni dati pubblicati ieri in relazione al traffico di viaggiatori all’aeroporto di Zurigo.

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