Borsa svizzera: apre poco mossa

La borsa svizzera apre poco mossa la seduta di metà settimana: alle 09.03 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'911,56 punti, in progressione dello 0,14% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Gli investitori prendono atto della chiusura debole di Wall Street (Dow Jones +0,02% a 44’556,34 punti, Nasdaq +0,07% a 20’041,26 punti) e guardano anche all’andamento delle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei -0,27% a 39’164,61 punti).
In primo piano figura la situazione geopolitica. Se l’amministrazione americana di Donald Trump dovesse effettivamente riuscire a fermare il conflitto in Ucraina attraverso trattative dirette con la Russia a livello economico la reazione potrebbe essere positiva su più fronti: a partire dal prezzi dell’energia, come pure in relazione alla fiducia dei consumatori e delle imprese.
Sul mercato aleggiano comunque sempre i timori relativi ai futuri dazi americani. Nell’ambito della politica monetaria invece al momento nulla si muove: è ormai assodato che la Federal Reserve Jerome Powell non procederà in tempi brevi a un taglio dei tassi d’interesse, visto il persistere dell’inflazione, che potrebbe trovare nuova linfa nelle politiche doganali del presidente americano Trump.
In Svizzera Holcim (-1,58%) soffre per un giudizio di Morgan Stanley. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Lonza (+0,68%), mentre il meno convincente appare Richemont (-0,28%).
Molto movimento è in atto nel mercato allargato. Hanno informato sull’andamento degli affari EFG International (+3,21%), Straumann (-3,89%), Temenos (-1,57%) e SoftwareOne (-2,55%).