Borsa svizzera: apre in ribasso

La borsa svizzera apre in ribasso la seconda seduta della settimana: alle 09.03 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'923,90 punti, in flessione dello 0,56% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Gli investitori prendono atto della chiusura in flessione di Wall Street (Dow Jones -0,99% a 42’578,77 punti, Nasdaq -2,61% a 18’069,26 punti) e delle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei -2,17% a 36’887,17 punti).
Gli analisti si attendono listini in calo a causa delle indicazioni negative provenienti dagli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump continua la sua politica di tira e molla: l’introduzione dei dazi sulle merci messicane e canadesi che rientrano nell’accordo di libero scambio nordamericano USMCA sarà ora rinviata.
Ciò mantiene alta l’incertezza, poiché Trump usa regolarmente le minacce doganali come tattica negoziale per forzare concessioni in altri settori. “La volatilità sembra essere l’unica certezza, poiché le misure politiche di Trump vengono introdotte, messe in discussione, modificate e poi spesso reintrodotte”, ha detto un economista.
Nel frattempo, i piani per finanziare i progetti di armamento e infrastrutturali dell’Europa continuano a esercitare una pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari. Questo sta mettendo a dura prova soprattutto i titoli growth (titoli che potrebbero generale rendimenti superiori alle aspettative) e tecnologici. Dal punto di vista attuale, i profitti attesi in futuro sono quindi di minor valore. Nel pomeriggio dovrebbero arrivare impulsi dai dati sul mercato del lavoro statunitense.
Sul fronte interno secondo gli analisti i listini dovrebbero muoversi al ribasso, confermando un bilancio settimanale leggermente negativo. Tutti i 20 valori SMI sono attesi in flessione, con i pesi massimi difensivi Nestlé, Novartis e Roche collocati nella fascia media.