Borsa svizzera: apre in ribasso
(Keystone-ATS) La borsa svizzera apre in ribasso la seconda seduta della settimana: alle 09.02 l’indice dei valori guida SMI segnava 11’940,95 punti, in flessione dello 0,56% rispetto a ieri.
Gli operatori prendono atto della chiusura negativa di Wall Street (Dow Jones -0,94% a 41’954,24 punti, Nasdaq -1,18% a 17’923,90 punti) e guardano anche all’andamento delle piazze asiatiche, Tokyo in primis (Nikkei -1,00% a 38’937,54 punti).
Il mercato mostra delusione per il mancato annuncio, da parte di Pechino, di nuove misure di stimolo per sostenere la crescita della seconda economia mondiale. Nel contempo sale il prezzo del petrolio e il rendimento delle obbligazioni governative americane a 10 anni ha superato il 4% per la prima volta dall’agosto scorso.
Rimangono inoltre i timori per un’ulteriore estensione dei conflitti in Medio Oriente, in un contesto che è di attesa dei risultati trimestrali: negli Stati Uniti le danze partiranno con decisione venerdì, con i bilanci di JPMorgan, Bank of New York e Wells Fargo.
A livello di singoli titoli Richemont (dato non ancora disponibile) potrebbe soffrire per il fatto che in Cina non sono stati presentati altri provvedimenti di aiuto alla congiuntura. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Givaudan (+1,32%), mentre il meno convincente appare Swiss Re (-1,45%).
Nel mercato allargato Julius Bär (+2,09%) non sembra beneficiare della notizia che potrebbe recuperare 100 milioni di franchi da una vendita di Signa.