Blitz Usa anti-migranti in sito Hyundai-LG, ira di Seul

Blitz Usa anti-immigrazione in uno stabilimento gestito dai colossi sudcoreani Hyundai Motor e LG Energy Solution in Georgia. Le autorità statunitensi hanno arrestato 450 lavoratori, tra cui oltre 300 sudcoreani.
(Keystone-ATS) La Corea del Sud ha espresso “preoccupazione e rammarico” per il raid a ampio raggio effettuato dalle autorità per l’immigrazione americane presso il sito di un impianto di costruzione di batterie, affermando che “i diritti delle persone non devono essere ingiustamente violati”. È la dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri riportata dall’agenzia Yonhap.
Le autorità americane hanno spiegato che la retata e gli arresti facevano parte di un’indagine su individui privi di documenti, secondo quanto riportato dai media locali.
“Le attività economiche delle nostre aziende che investono negli Stati Uniti e i diritti e gli interessi dei nostri cittadini non devono essere ingiustamente violati”, ha affermato il portavoce del ministero Lee Jae-woong, in un briefing con i media. Abbiamo espresso oggi la nostra preoccupazione e il nostro rammarico tramite l’ambasciata Usa Seul”, ha aggiunto Lee.
Seul ha inviato sul posto funzionari della sua ambasciata e del suo consolato di Washington e di Atlanta, incaricando le missioni diplomatiche locali di istituire una task force per occuparsi e seguire le questioni che stanno emergendo, ha proseguito il ministero.