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Black Friday resta importante, ma meno di prima

Keystone-SDA

Il Black Friday rimane uno dei giorni più importanti dell'anno in termini di vendite, ma la sua rilevanza sta diminuendo.

(Keystone-ATS) È quanto emerge da un’analisi dei pagamenti elettronici realizzata dall’agenzia Awp sulla base delle cifre fornite da Monitoring Consumption Switzerland, una piattaforma curata da diversi operatori che osserva le transazioni del denaro elettronico.

Negli ultimi anni i pagamenti effettuati durante il giorno dei saldi sono aumentati costantemente, tanto che nel 2024 il giro d’affari è stato superiore di circa il 26% rispetto a quello 2019. E poiché questo aumento supera di gran lunga l’inflazione del 6% registrata in tale periodo questo significa che si consuma sempre di più.

Se però si mette il Black Friday in relazione alla media annuale, si nota una chiara perdita di importanza: nel 2019 in occasione della giornata novembrina dello shopping è stato speso più del doppio rispetto a un giorno medio dell’anno, mentre nel 2024 l’aumento è stato solo di poco superiore ai due terzi.

“Il Black Friday è stato indebolito come giornata di sconti: oggi è un intero Black Month, che inizia con il Single day e termina con il Cyber Monday”, commenta Nordal Cavadini, esperto presso la società di consulenza AlixPartners. In effetti l’analisi dei dati relativi ai pagamenti mostra che negli ultimi anni il consumo medio durante il Black Month, e in particolare durante la Black Week, è aumentato in modo significativamente più forte rispetto al Black Friday stesso.

Secondo Cavadini il comportamento dei consumatori indica comunque una crescente cautela nel Black Month. Lo specialista fa riferimento alla situazione economica che continua a essere difficile: “L’incertezza e la generale perdita di potere d’acquisto degli ultimi anni hanno portato i consumatori a riflettere maggiormente sulle decisioni di acquisto più importanti, a rimandarle o addirittura a rinunciarvi”. Ciò riguarda in particolare i dispositivi tecnologici, i classici best seller del Black Friday. “Non si acquista l’ultimo modello di smartphone e temporaneamente si rinuncia alla friggitrice ad aria calda”.

In effetti secondo l’indicatore dei consumi di PostFinance dal 2019 la spesa per computer ed elettronica è aumentata solo leggermente, mentre quella per l’abbigliamento è diminuita. Al contrario, le uscite per i ristoranti sono salite di oltre il 50%.

Un ulteriore motivo del calo del vantaggio in termini di vendite del Black Friday potrebbe risiedere nelle modalità di pagamento: negli ultimi anni i pagamenti senza contanti hanno acquisito un’enorme importanza. Supponendo che gli acquisti effettuati durante il Black Friday siano sempre stati pagati preferibilmente con carta, il vantaggio rispetto all’intero anno si ridurrebbe.

Considerando la perdita di potere d’acquisto degli ultimi anni e l’attenzione dei consumatori per il tempo libero, si può inoltre ipotizzare che anche quest’anno il picco di vendite del Black Friday continuerà a diminuire. Malgrado ciò la giornata degli sconti rimane importante. “Lo è per i consumatori e anche per le aziende la spinta alle vendite di fine anno è fondamentale: con un buon novembre si può recuperare molto”, conclude Cavadini.

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