Bce lascia i tassi invariati al 2%, in linea con le attese
La Banca centrale europea (Bce), nella sua riunione a Francoforte, ha lasciato il tasso sui depositi invariato al 2,0%.
(Keystone-ATS) Il tasso sui rifinanziamenti principali resta al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%, ha indicato oggi l’istituto. La decisione è perfettamente in linea con le attese degli esperti.
Il tasso sui depositi è invariato al 2,0% dallo scorso giugno. In precedenza la Bce lo aveva ridotto di due punti percentuali con otto tagli in un anno.
Le ultime proiezioni dell’Eurosistema “indicano un’inflazione complessiva pari in media al 2,1% nel 2025, all’1,9% nel 2026, all’1,8% nel 2027 e al 2,0% nel 2028”, spiega l’istituto. L’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porterebbe in media al 2,4% nel 2025, al 2,2% nel 2026, all’1,9% nel 2027 e al 2,0% nel 2028. L’inflazione è stata rivista al rialzo per il 2026, principalmente perché gli esperti si attendono ora che quella relativa ai servizi scenda più lentamente.
“Il consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, il consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione”, si legge nel comunicato Bce. In particolare, le decisioni del consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate “sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.
La Bce ha anche migliorato a 1,4%, dall’1,2% di tre mesi fa, la sua stima di crescita per l’area euro nel 2025. La previsione di crescita per il 2026 è alzata a 1,2% da 1,0% e quella per il 2027 all’1,4% dall’1,3%. “La crescita economica dovrebbe essere più sostenuta rispetto alle proiezioni di settembre, trainata in particolare dalla domanda interna”, afferma la banca nel suo comunicato.