Bayrou, l’8 settembre in gioco il destino della Francia

Il premier francese François Bayrou ha dichiarato stasera, durante un'intervista con quattro canali tv, che la "questione" in gioco nel voto di fiducia dell'8 settembre non è "il destino del primo ministro", ma quello "della Francia".
(Keystone-ATS) “Se il governo cade, come (l’opposizione) spera, come annuncia, beh, significa che cambieremo politica. Abbandoneremo la politica che, per me, è vitale per il Paese” in favore di “un’altra” politica, “più lassista”, “più alla deriva”, ha sostenuto il primo ministro.
L’intervista di stasera con franceinfo, Lci, Bfmtv e Cnews “non è certo un addio”, ha detto Bayrou. Il premier ha così risposto al primo segretario del Partito Socialista, Olivier Faure, che aveva dichiarato oggi che la decisione dei socialisti di rifiutare la fiducia è “irrevocabile” e che è giunto il momento per il capo del governo di dire “addio”. “Olivier Faure cosa vuole? – ha detto ancora Bayrou -. Vuole essere a Matignon”.
“Penso proprio che i prossimi giorni siano cruciali”, ha proseguito il premier. E “se immaginate che io possa abbandonare le battaglie che sto conducendo qui, che ho condotto prima, per anni, e che continuerò a condurre dopo, vi sbagliate”, ha insistito.
“Quasi tutti i francesi sanno perfettamente che un Paese indebitato è un Paese che non ha più sovranità, che non ha più libertà”, ha insistito il capo del governo.
Bayrou ha annunciando a sorpresa lunedì 25 agosto che avrebbe chiesto il voto di fiducia all’Assemblea Nazionale l’8 marzo sulla sua legge di bilancio. L’opposizione, tra cui il Rassemblement National e il Partito Socialista, ha immediatamente annunciato che non avrebbe votato la fiducia.