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Balcani: con caldo torrido decine di incendi in vari paesi

Keystone-SDA

Il clima torrido e secco e le temperature roventi che superano anche i 40 gradi hanno causato una serie di incendi in diversi paesi del Balcani, in particolare in Grecia, Montenegro, Macedonia del Nord, Albania e Croazia.

(Keystone-ATS) In TURCHIA un operaio della Guardia forestale è morto dopo che un’autocisterna dei pompieri si è ribaltata durante le operazioni per cercare di spegnere un incendio in provincia di Osmaniye (sud). Secondo quanto riferisce la televisione di Stato TRT, altri quattro operai sono rimasti feriti e sono stati trasferiti in ospedale.

Continua senza sosta in GRECIA la battaglia di 4’850 pompieri, supportati da 62 mezzi aerei, per domare i molteplici incendi scoppiati ieri in più regioni. I residenti di decine di insediamenti nel Peloponneso a sud di Patrasso, nell’isola di Chio, nell’Egeo settentrionale, e a nord di Prevesa, nell’Epiro, hanno passato una notte molto difficile, scandita dai ripetuti ordini di evacuazione, mentre i forti venti hanno continuato a dare forza alle fiamme, riportano i media greci. Il portavoce dei pompieri Vasilis Vathrakogiannis ha riferito che la giornata di oggi si preannuncia molto difficile, perché il rischio di incendi rimane elevato per la maggior parte delle regioni.

L’emergenza incendi prosegue anche in MONTENEGRO, anche se la situazione sembra leggermente migliorata grazie al massiccio intervento di squadre di pompieri e della protezione civile giunte da altri paesi vicini e anche dall’Austria. Stando ai media regionali, sono stati localizzati e messi sotto controllo numerosi roghi intorno alla capitale Podgorica e nelle muncipalità di Niksic, Bjelo Polje, Danilovgrad e Savnik. Ieri un militare era morto in un incidente che aveva coinvolto un’autocisterna d’acqua durante operazioni di spegnimento di un incendio vicino a Podgorica.

In ALBANIA situazione allarmante a Delvina (sud), circondata ieri in serata da vasti incendi divampati sulle colline sovrastanti. Le autorità hanno chiesto a mezzogiorno l’immediata evacuazione della cittadina. In mattinata la situazione sembrava essere sotto controllo, ma le temperature che superano i 40 gradi, e forti venti hanno favorito le fiamme che si sono avvicinate al centro abitato.

Critica la situazione anche nell’Albania centrale dove da ieri, nella zona di Gramsh, proseguono gli incendi, diffusi in almeno 8 villaggi. Al momento 39 case sono state bruciate. Oltre 200 le persone evacuate. Oggi è stata chiesta l’evacuazione anche degli abitanti di un altro villaggio. È proprio in questa zona che ieri è stata registrata anche la prima vittima, un anziano di 80 anni, morto asfissiato.

Nelle ultime 24 ore in Albania sono 64 i focolai, di cui 24 attivi. Sul terreno sono stati impegnati 10’000 membri della protezione civile, dei pompieri e dell’esercito.

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