Attentato a Jaffa, 6 uccisi alla fermata del metrò
(Keystone-ATS) Poco prima che sullo Stato ebraico cadesse la pioggia dei missili iraniani, il terrore era già arrivato nel cuore di Israele: a Jaffa, nel sud dell’area metropolitana di Tel Aviv, due uomini con armi e coltelli hanno colpito i passeggeri in un vagone del metrò.
Sono poi scesi aprendo il fuoco sulle persone in quel momento presenti sulla banchina e accoltellandole altre, anche fuori dalla stazione. Sei i morti alla fine dell’attacco. Altre nove persone sono rimaste ferite, quattro delle quali in modo grave. I due assalitori sono stati uccisi poco dopo.
Sui media israeliani sono subito comparse le agghiaccianti immagini dell’attacco riprese dalle telecamere di sicurezza: si vedono gli attentatori mentre scendono dalla metropolitana alla fermata Sdérot-Yéroushalaïm, poi gli stessi che fanno fuoco sui presenti.
I due, che secondo la polizia gridavano ‘Allah akhbar’, hanno poi continuato ad accoltellare persone sul vicino Jerusalem boulevard, prima di essere uccisi da un agente della polizia cittadina e da un passante armato, secondo quanto scrivono i media locali.
Testimoni hanno raccontato al Jerusalem Post il terrore e il caos di quei momenti. “Eravamo sul metrò quando abbiamo sentito gli spari all’esterno – ha detto uno di loro -. Inizialmente abbiamo pensato a fuochi d’artificio, poi abbiamo capito che era qualcosa di molto peggio. Ci siamo buttati a terra. La gente gridava. Abbiamo visto una persona che sanguinava”.
I feriti sono stati trasportati agli ospedali Wolfson di Holon e Ichilov di Tel Aviv. Inizialmente, scrive Maariv, si pensava ad una sparatoria legata alla criminalità, come ne vengono registrate con una certa frequenza nella zona, dove risiede un noto boss. Ma appena chiarita la natura dell’attacco, sul luogo sono giunti molti agenti, subito impegnati a verificare la presenza di “altre minacce”, come riferito da un comunicato.
Poco dopo, infatti, i media israeliani avevano riferito che era stata segnalata la presenza di terroristi in un albergo, l’Hasharon Hotel di Herzliya, poco distante da Tel Aviv. Qualcuno aveva lanciato l’allarme dopo aver sentito quelli che sembravano colpi d’arma da fuoco. Le forze di sicurezza hanno poi verificato che si era trattato di un falso allarme.