Attacco sinagoga Manchester, tre morti compreso l’aggressore

Un'aggressione con un coltello si è verificata oggi fuori da una sinagoga di Manchester, nel nord dell'Inghilterra. Il bilancio aggiornato riferisce di due persone uccise, oltre all'aggressore.
(Keystone-ATS) Inizialmente si era parlato di quattro feriti. Le vittime sono morte in seguito alle coltellate ricevute o alle conseguenze dell’investimento del veicolo condotto da un aggressore solitario, ha precisato la Greater Manchester Police, confermando pure la morte di una terza persona, un uomo identificato come il sospetto assassino, abbattuto dal fuoco di due agenti armati.
Il totale delle persone colpite è salito ad almeno cinque. Oltre ai due morti, la polizia riferisce ora di tre altri feriti “in gravi condizioni”.
“Un gran numero di fedeli stava pregando nella sinagoga al momento dell’episodio”, sottolineano gli investigatori. Sono rimasti chiusi dentro fino a quando l’area non è stata “resa di nuovo sicura”. Dopo di che “sono stati tutti evacuati”.
La Great Manchester Police ha riferito di essere stata allertata da un passante poco dopo le 9.30 ora locale, le 10.30 in Svizzera, e di essere intervenuta nel giro di cinque minuti con pattuglie armate che hanno aperto il fuoco sul sospetto.
Il fatto è avvenuto dinanzi alla sinagoga denominata Heaton Park Hebrew Congregation Synagogue in Middleton Road, nella zona di Crumpsall. Si tratta di un tempio frequentato da fedeli ortodossi askhenaziti, completato nel 1967.
I media britannici sottolineano come l’attacco – la cui potenziale matrice terroristica e il cui movente resta da chiarire – è avvenuto nel giorno di Yom Kippur, festività sacra per gli ebrei.
Dal canto suo, il premier britannico Keir Starmer ha annunciato il rientro anticipato dal vertice paneuropeo di Copenaghen per seguire da vicino gli sviluppi investigativi dell’attacco. Starmer, a quanto si è appreso da Downing Street, ha convocato nel pomeriggio a Londra una riunione ad hoc del comitato Cobra per le emergenze – con la presenza dei ministri interessati e dei vertici investigativi e dei servizi d’intelligence – che intende presiedere in prima persona.
In un messaggio firmato assieme alla regina Camilla, Re Carlo III si è detto “profondamente scioccato e rattristato” per l’attacco odierno. La coppia reale sottolinea la gravità del fatto che la comunità sia stata colpita “in un giorno tanto significativo” come Yom Kippur. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per coloro che sono stati coinvolti in questo orribile e episodio”, concludono il re e la regina nel comunicato diffuso da Buckingham Palace, esprimendo al contempo “grande apprezzamento per la tempestiva reazione dei servizi di emergenza”.