Attacco russo a Leopoli, sette morti
(Keystone-ATS) L’attacco russo all’alba su Leopoli, nell’Ucraina occidentale, ha ucciso sette persone, tra cui tre bambini di cui il più piccolo aveva sette anni. I feriti che stanno ricevendo cure mediche sono 53.
Lo riportano le autorità locali, come scrive Rbc Ua, affermando che il vice capo della regione ha notato che il danno maggiore sono state le schegge, perché un gran numero di finestre sono state distrutte dall’onda d’urto.
“Ciascuno dei nostri partner nel mondo che aiutano l’Ucraina nella difesa aerea è un vero difensore della vita. E tutti coloro che convincono i partner a dare all’Ucraina più spazio per rispondere equamente al terrorismo, stanno lavorando per prevenire proprio questi attacchi terroristici russi contro le città ucraine. Il terrorismo deve essere fermato”, ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo gli attacchi a Leopold e di nuovo nella sua città natale Kryvyi Rih.
Intanto il ministero della Difesa di Mosca ha affermato in un comunicato che nel bombardamento russo di ieri su Poltava è stato colpito un “centro di addestramento” di militari ucraini dove operavano anche “istruttori stranieri”.
Le forze armate della Federazione Russa – si legge nella nota del ministero postata sul suo canale Telegram – hanno effettuato un attacco ad alta precisione contro il 179esimo centro di addestramento congiunto delle forze armate ucraine nella città di Poltava, dove, sotto la guida di istruttori stranieri, specialisti di comunicazione e guerra elettronica di tutte le formazioni e militari, sono state addestrate unità delle forze armate ucraine e operatori di veicoli aerei senza pilota che hanno partecipato ad attacchi su obiettivi civili sul territorio della Federazione Russa”.