Attacco a Gerusalemme, morti e feriti

Sei persone sono rimaste uccise questa mattina in un attentato a Gerusalemme nord, al Ramot Junction, secondo le informazioni fornite dal servizio di soccorso del Magen David Adom e dalla polizia.
(Keystone-ATS) I feriti sono una decina di cui alcuni gravi. Tra i morti ci sarebbe anche uno spagnolo di 25 anni originario di Melilla – l’enclave iberica in Marocco – e residente in Israele, secondo quanto hanno confermato fonti consolari e familiari, citate dall’agenzia Efe.
I terroristi sono saliti su un autobus della linea 62 e hanno aperto il fuoco. Sono stati uccisi da un soldato che si trovava sul posto, secondo le prime informazioni. Inoltre secondo quanto riferito dai media israeliani un residente di Gerusalemme Est è stato fermato dallo Shin Bet (sicurezza interna) con l’accusa di aver portato i terroristi dell’attentato all’incrocio Ramot. L’indagine è in corso per chiarire il suo coinvolgimento e verificare l’esistenza di altri complici.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, giunto sul posto dell’attentato, ha dichiarato, come riferisce il suo ufficio: “Siamo in un’operazione di inseguimento e accerchiamento dei villaggi da cui provenivano i terroristi. Raggiungeremo tutti coloro che li hanno aiutati, chi li ha mandati”. “Lo Shin Bet, l’Idf hanno sventato centinaia di attentati quest’anno, ma purtroppo non questa mattina”, ha affermato.
“Voglio dirlo nella maniera più chiara: questi attentati non ci indeboliscono. Al contrario aumentano la nostra determinazione a completare le missioni che ci siamo assunti, sia a Gaza, sia in Cisgiordania, ovunque”.
Intanto su Telegram Hamas, celebrando l’attentato a Gerusalemme, ha scritto “Benediciamo l’azione eroica, una risposta naturale ai crimini dell’occupazione.