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Arte: morto Daniel Lelong, celebre gallerista francese

Keystone-SDA

Daniel Lelong, il celebre gallerista francese che ha intrecciato rapporti profondi con alcuni degli artisti più importanti e influenti del Novecento, è morto oggi in un ospedale di Parigi all'età di 92 anni dopo una breve malattia.

(Keystone-ATS) “Ha vissuto una vita lunga e bella”, ha raccontato Mary Sabbatino, vicepresidente e partner della Galerie Lelong & Co. di Parigi, che ha iniziato a lavorare con lui nel 1990. “È sempre triste, certo, ma non è una tragedia. È stata una grande vita. Daniel ha amato profondamente il suo lavoro e si vedeva sempre il sorriso sul suo volto. Era davvero felice di essere un mercante d’arte”.

Nato a Nancy nel 1933, Lelong aveva studiato giurisprudenza e lavorato come funzionario al Consiglio di Stato. Fu invitato da Aimé Maeght, influente mercante, collezionista e editore francese, a contribuire alla stesura dello statuto della Fondation Marguerite et Aimé Maeght, la prima fondazione e museo di arte contemporanea in Francia, inaugurata nel 1964. Quell’esperienza, definita dallo stesso Lelong una “avventura entusiasmante”, lo portò a lasciare il suo impiego per dedicarsi completamente alla Galerie Maeght, dove si occupava di trasporti, assicurazioni e finanze, ma anche di curare mostre per artisti divenuti icone del modernismo come Joan Miró, Alexander Calder, Marc Chagall, Alberto Giacometti, Antoni Tàpies, Francis Bacon e Eduardo Chillida.

Nel 1981, alla morte di Maeght, Lelong divenne direttore della galleria insieme a Jean Frémon e Jacques Dupin, che nel 1987 prese il nome di Galerie Lelong & Co., con sedi a Parigi, New York e Zurigo. “Era un mercante d’arte di un altro tempo”, ricorda Sabbatino. “Partecipò alla prima Art Basel nel 1970 e con lui se ne va un pezzo di storia dell’arte del XX secolo, spesso dimenticata dai più”.

Nel corso della sua carriera ha mantenuto stretti rapporti con artisti contemporanei come Jaume Plensa, Jannis Kounellis e Sean Scully, oltre ad aver contribuito a costruire collezioni importanti per collezionisti come Norman Braman, Joseph H. Hirshhorn e Jon Shirley. Lelong è stato anche autore e co-autore di numerosi volumi, tra cui il catalogo ragionato di Miró, realizzato con sua figlia Ariane Lelong-Mainaud.

Jean Frémon, Ceo della galleria parigina e ultimo socio fondatore ancora in attività, ha commentato via email con ArtNews: “Che posso dire? Daniel e io siamo stati soci d’affari per 50 anni. Chiunque lo conoscesse lo ricorderebbe come una persona calda e positiva”. Negli ultimi quindici anni, Lelong si era progressivamente allontanato dalle attività quotidiane della galleria, ma il legame con Frémon è rimasto forte fino agli ultimi giorni.

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