ARP: aumento dei casi trattati nel 2023
(Keystone-ATS) L’Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA, ARP in Ticino) ha registrato nel 2023 fra i più piccoli un aumento dei casi del 6,5% su base annua. Si tratta del maggiore incremento mai rilevato.
Il motivo principale dell’aumento è il maggior numero di tutele per minori non accompagnati richiedenti asilo, obbligatorie per legge, ha scritto in un comunicato odierno la Conferenza per la protezione dei minori e degli adulti (COPMA).
In totale l’ARP (nota anche con l’acronimo tedesco KESB) ha registrato un aumento dei casi di circa il 3,5%. Sono 154’981 le persone ad aver ottenuto protezione (+5515 individui) e due terzi di queste sono adulti. Il restante terzo riguarda i bambini.
Secondo l’ARP c’è stato un incremento di casi giudiziari con l’implicazione di genitori dagli interessi contrastanti. Più segnalazioni ci sono state anche per quel che riguarda bambini in pericolo, fra le altre cose per violenza domestica o problemi di droga dei genitori.
Secondo quanto si legge nella nota, le autorità vedono tali dati come uno specchio di una società in cui sempre più persone necessitano di aiuto. Lo mostra anche il fatto che i centri di aiuto psichiatrico non hanno posti liberi per mesi.
“Abbiamo anche notato che adulti e giovani si rivolgono sempre più spesso direttamente all’ARP per chiedere un sostegno”, ha detto la Segretaria generale della COPMA Diana Wider, citata nel comunicato.
Se l’incremento di casi riguardanti i bambini è da ricondurre in particolare al settore dell’asilo, quelli con adulti sono dovuti alla demografia. Le persone invecchiano sempre di più e le strutture famigliari non sono più strette come in passato. I figli adulti spesso vivono lontano dai genitori anziani e sono impegnati sul lavoro. La causa delle generazioni più anziane viene quindi affidata allo Stato.