Apple sospende fornitura dei cloud criptati a utenti Gb

Apple ha annunciato oggi di non poter mettere più a disposizione dei propri clienti nel Regno Unito i cloud di servizio destinati a custodire in forma criptata dati personali degli utenti di iPhone, iPad e piattaforme varie che intendono salvarli in memoria.
(Keystone-ATS) Si tratta di una mossa senza precedenti decisa dal colosso guidato da Tim Cook, apparentemente per sfuggire alla recente intimazione delle autorità britanniche – resa nota da indiscrezioni mediatiche – di poter accedere a questi dati in caso di indagini legali autorizzate su vicende rilevanti.
In un comunicato diffuso dal quartier generale californiano di Apple, l’azienda Usa evita di fare riferimento esplicito al presunto intervento delle autorità di Londra – mai annunciato ufficialmente, ma confermato nei giorni scorsi come iniziativa riservata da fonti informate (non smentite) citate da media sia americani sia britannici – non senza ribadire tuttavia seccamente di non voler consentire controlli sulla privacy degli utenti o intrusioni potenziali attraverso l’installazione di strumenti tecnologico-informatici ad hoc..
“Come detto a più riprese – si legge nella nota – noi non abbiamo mai installato servizi di accesso backdoor (segreti) o a chiave primaria (in grado di consentire di cifrare e decifrare dati dall’esterno) su nessuno dei nostri prodotti. E non lo faremo mai”.
L’iniziativa appare chiaramente difensiva rispetto all’istanza attribuita nei giorni scorsi al governo di Keir Starmer: il quale, per bocca del ministero dell’Interno e a nome degli organismi giudiziari e di polizia del Regno, avrebbe richiamato secondo Washington Post e Bbc le prerogative dell’Investigatory Powers Act, legge che regola i poteri investigativi sull’isola, per rivendicare l’accesso ai cloud: cloud che contengono i dati di milioni di persone, e il cui utilizzo è riservato sulla carta da Apple esclusivamente ai singoli titolari di contratti che abbiano deciso di memorizzarli – attraverso questo servizio di backup a richiesta – per evitare di perdere foto, video e informazioni laddove cambino o perdano un dispositivo personale.
L’iniziativa britannica, considerata da più parti senza precedenti nel mondo occidentale, non significava – stando alle fonti citate dalla Bbc – che le autorità pretendessero di controllare tutti i dati. Riflettendo tuttavia la volontà di essere in condizione di farlo rispetto a specifici account, per poter decrittare materiale vario in presenza d’indagini giudiziarie “autorizzate” e di “ragioni legali valide”.