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Amnesty, ‘in Nigeria oltre 10 mila uccisi in due anni’

Keystone-SDA

Il numero delle vittime dei gruppi jihadisti e delle bande criminali in Nigeria ha superato le 10.000 unità in due anni nel centro e nel nord del Paese africano: lo ha dichiarato Amnesty International sul proprio sito web.

(Keystone-ATS) In un rapporto, l’Ong ha accusato il governo del presidente Bola Tinubu di non aver protetto i cittadini nigeriani nelle aree colpite dalle incursioni dei jihadisti e dei banditi che attaccano i villaggi, uccidendo o sequestrando gli abitanti a scopo di estorsione.

I massacri si verificano anche nella cosiddetta ‘Middle Belt’ della Nigeria centrale, dove pastori e contadini spesso si scontrano per l’accesso alla terra, con gli attacchi che assumono di frequente una connotazione religiosa o etnica. L’indagine di Amnesty ha dimostrato che “nei due anni di governo attuale sono state uccise almeno 10.217 persone in attacchi da parte di uomini armati”.

Lo Stato di Benue, che si trova nella regione centrale, ha subito il maggior numero di morti con 6.896 persone, seguito dallo Stato di Plateau, che ha registrato 2.630 vittime, ha precisato Amnesty nel rapporto pubblicato in occasione dei primi due anni della presidenza di Tinubu, che al suo insediamento aveva promesso di affrontare l’insicurezza nel Paese. Dei sette Stati oggetto di indagine da parte di Amnesty, non è stato incluso quello di Borno, epicentro delle violenze jihadiste che imperversano nel nord-est della Nigeria dal 2009.

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