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Alpiq: nel 2024 risultati in calo, mercato elettrico meno volatile

Keystone-SDA

Affari in calo nel 2024 per Alpiq, sulla scia dell'ulteriore normalizzazione del mercato dell'elettricità, dopo la crisi del 2022.

(Keystone-ATS) I vertici del gruppo energetico parlano comunque di un “risultato molto buono”, conseguito in un contesto caratterizzato da una minore volatilità.

Stando ai dati diffusi oggi il fatturato è sceso del 24% a 6,4 miliardi di franchi, l’utile operativo Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) si è contratto del 19% a 962 milioni, mentre il profitto netto si è attestato a 606 milioni, il 26% in meno dell’anno precedente.

La debolezza generale della crescita economica in Europa ha frenato la domanda di energia e ha portato a un calo dei prezzi, spiega la società. Allo stesso tempo i progetti di energia rinnovabile continuano a essere realizzati in tutto il continente: questo ha portato a tariffe basse per la corrente, in particolare nei mesi estivi, cosa che si è ribaltata sui risultati.

L’impresa rimane comunque fiduciosa riguardo al futuro. Nel 2025 il contesto di mercato continuerà a essere caratterizzato da grandi incertezze geopolitiche, afferma la dirigenza. Alpiq si aspetta buoni risultati e continuerà a portare avanti l’attuazione della sua strategia, grazie a una posizione finanziaria definita “solidissima”.

Alpiq ha sede a Losanna e ha un organico di 1350 posti a tempo pieno. Il gruppo è nato nel 2009 dalla fusione fra Atel (Aare e Ticino SA di Elettricità) ed EOS (Energie Ouest Suisse). La società è attiva a livello internazionale offrendo ai clienti soluzioni nel campo della produzione e della commercializzazione di energia. Produce energia idroelettrica da oltre cento anni e ha anche partecipazioni in due centrali nucleari elvetiche (Gösgen e Leibstadt), nonché in impianti termici, eolici e fotovoltaici in Europa. Nel 2019 i principali azionisti hanno tolto il gruppo dalla borsa.

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