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Scontri tra polizia e manifestanti a Gerusalemme

Keystone-SDA

Dopo "alcuni scontri con i dimostranti" la polizia israeliana annuncia la riapertura di tutte le arterie bloccate dai manifestanti a Gerusalemme.

(Keystone-ATS) “il traffico scorre normalmente”, si precisa in una nota ufficiale citata dia media locali. Il bilancio degli arrestati è salito a 32.

“Coloro che oggi chiedono la fine della guerra non solo stanno irrigidendo la posizione di Hamas e ritardando il rilascio dei nostri ostaggi, ma stanno anche assicurando che gli orrori del 7 ottobre si ripeteranno e che dovremo combattere una guerra senza fine”, ha nel frattempo detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu citato dai media di Tel Aviv.

“Il controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza è solo una delle nostre condizioni per porre fine alla guerra, condizioni che Hamas rifiuta di accettare. Insistiamo non solo sul disarmo di Hamas, ma anche sul fatto che Israele imponga il disarmo della Striscia di Gaza nel tempo”.

Le proteste

Decine di migliaia di persone sono scese in strada in Israele fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Svizzera) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi.

La manifestazione è volta a sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas.

Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone.

Per dare il via alla giornata di proteste, gli attivisti si sono posizionati agli incroci delle strade principali, hanno acceso falò nel mezzo della carreggiata e distribuiscono nastri gialli ai passanti.

Il programma della giornata prevede un punto stampa del Consiglio di ottobre dal mercato di Sarona a Tel Aviv, di fronte al quartier generale militare di Kirya. Alle 9 una speciale mostra fotografica verrà inaugurata in Piazza degli Ostaggi, aperta al pubblico per tutta la giornata fino alle 18. Il palco principale nella Piazza ospiterà anche discorsi dei familiari degli ostaggi per quasi tutta la giornata.

Gli eventi culmineranno con una manifestazione di massa davanti al quartier generale militare di Kirya in programma per le 20 (le 19 in Svizzera).

‘Una giornata per salvare vite’ è il titolo dato alla manifestazione da Forum delle famiglie, che contesta la decisione del governo Netanyahu di espandere l’offensiva a Gaza, anziché raggiungere un accordo per liberare i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali ritenuti ancora vivi.

Proteste e azioni sono previste in 400 località di tutto il Paese.

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