Aereo precipita in Russia, ‘tutti morti’

Non ci sono superstiti tra le persone - si stima che fossero fra le 46 e le 49 - che si trovavano sull'Antonov An-24 precipitato oggi nell'estremo oriente russo, un vecchio bimotore turboelica costruito mezzo secolo fa.
(Keystone-ATS) Il governatore regionale sostiene che a bordo ci fossero sei membri dell’equipaggio e 43 passeggeri, tra cui cinque bambini. La protezione civile fornisce invece dati un po’ diversi: parla di 40 passeggeri e afferma che i bambini sull’aereo fossero due.
L’Antonov An-24 era decollato da Khabarovsk e aveva raggiunto Blagoveshchensk, da dove era poi ripartito alla volta di Tynda: una città di 30’000 abitanti nella regione dell’Amur, a circa 200 chilometri dalla frontiera con la Cina. Stando alle prime ricostruzioni, sarebbe scomparso dai radar attorno alle 13 (le 6 del mattino in Svizzera) mentre tentava per la seconda volta di avvicinarsi all’aeroporto di Tynda. I rottami pare siano stati trovati a circa 15 chilometri dalla città, in una zona collinare nel mezzo della taiga.
Immagini riprese dall’alto e pubblicate dalle autorità russe mostrano una colonna di fumo grigio che dal bosco si alza verso il cielo. Raggiungere il luogo dello schianto non è stato facile. La densità della vegetazione non permetteva di atterrare con un elicottero. Le squadre della protezione civile si sono dovute quindi aprire un varco nella foresta e c’è voluta almeno un’ora.
Ma quando i soccorritori sono giunti sul posto, è stata diramata la notizia peggiore che ci si potesse aspettare. “Secondo i dati preliminari, non ci sono sopravvissuti”, ha dichiarato il governatore dell’Amur, Vasily Orlov, che ha ordinato tre giorni di lutto e bandiere a mezz’asta in tutta la regione. E la notizia che non ci fossero superstiti è stata poi confermata dalla portavoce del Comitato investigativo russo.
Le cause di questa terribile tragedia sono al vaglio degli investigatori, che al momento non sembrano escludere nessuna possibilità, dal “fattore umano” al malfunzionamento tecnico. Alcuni media parlano di cattive condizioni meteo. Prima della tragedia pare che non fosse stato lanciato nessun segnale di allarme.
L’aereo apparteneva alla Angara Airlines: una piccola compagnia aerea con sede a Irkutsk, in Siberia, che – stando a quanto scrive l’agenzia Reuters citando il sito RussianPlanes – gestisce dieci An-24 costruiti tra il 1972 e il 1976. In Russia sono ancora utilizzati alcuni aerei realizzati decenni fa, in epoca sovietica, soprattutto nelle zone relativamente più remote del Paese.