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Addio ai celibati “hard” sulla costa spagnola, arriva il divieto

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) È una delle destinazioni preferite per gli addii al celibato e al nubilato in Spagna, che l’hanno trasformata in un parco tematico del cattivo gusto. Ma Platja d’Aro, località turistica di 12’500 abitanti sulla Costa Brava fra le più battute d’Europa, ha detto basta.

Per la città, invasa anche da 300’000 turisti nei fine settimana estivi, si incrociavano continuamente per strada gruppi di uomini infagottati in costumi gonfiabili a forma di pene, con bambole gonfiabili sotto il braccio, o donne in biancheria intima e diademi fallici.

Da mercoledì è però in vigore una super ordinanza, che aumenta del 100% le multe per chiunque si presenti in pubblico “in costumi raffiguranti organi genitali” o portando “bambole di natura sessuale”. Ora i futuri sposi e i loro invitati rischiano sanzioni da 300 a 1500 euro.

In particolare l’ordinanza, approvata dal municipio guidato da una coalizione Psc e Junts, vieta di “transitare o permanere in strada e spazi pubblici senza abiti o unicamente in biancheria intima”. O anche di “indossare costumi che raffigurano genitali umani o con bambole e bambolotti o elementi di carattere sessuale”. L’ordinanza vieta anche di “realizzare ogni attività collegata” agli addii al celibato che “danneggino o sporchino lo spazio pubblico, con affollamenti di persone”.

Il capo della polizia locale, David Puertas, ha spiegato che riceveranno rinforzi perché l’ordinanza sia osservata: 12 agenti aggiuntivi durante i sei mesi di alta stagione. “Non criminalizziamo nessuno, ma solo le condotte che superano i limiti della decenza e delle umiliazioni”, ha dichiarato ai media. E ha indicato ad esempio, l’ultimo episodio rilevato lo scorso fine settimana, quando all’una di notte un gruppo di giovani con musica a tutto volume, ha legato a un lampione il futuro sposo, mentre gli amici ballavano e cantavano a squarciagola.

Il milionario business degli addii al celibato contribuisce al boom turistico della Spagna con un’attività che muove 300 milioni di euro l’anno, secondo la Federazione delle Associazioni di turismo notturno, facendone la prima destinazione a livello globale, con 300’000 addii al celibato stimati all’anno. Un settore che ha dato vita a una miriade di siti e agenzie di viaggio che offrono questo tipo di servizi in tutte le regioni iberiche ai futuri sposi, disposti a spendere in media 100’000 euro per una giornata indimenticabile, secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica. Granada, Valladolid, Benidorm, Valencia, Madrid, Malaga, Salamanca, Barcellona e Mariorca le destinazioni più richieste.

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