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A Istanbul Usa e volenterosi. Mosca, ‘non ai colloqui’

Keystone-SDA

I capi dei consigli di sicurezza di Gran Bretagna, Germania e Francia saranno insieme a funzionari americani lunedì a Istanbul, in occasione della nuova tornata di negoziati russo-ucraini.

(Keystone-ATS) Ad annunciarlo è stato l’inviato Usa Keith Kellogg, anche se Mosca mette in chiaro che non parteciperanno alle trattative ma si consulteranno tra loro e con i negoziatori di Kiev. La Turchia, intanto, dice di ambire ad organizzare addirittura un vertice tra i presidenti di Ucraina, Russia e Usa, ma il Cremlino frena, affermando che di questo si potrà eventualmente parlare solo se ci saranno “risultati nei negoziati diretti tra le delegazioni” russa e ucraina.

Le dichiarazioni contraddittorie non aiutano a fare chiarezza, ma sembrano rientrare nelle normali pretattiche nel clima di attesa che si respira alla vigilia di trattative all’unico tavolo in cui i due nemici siano tornati a sedersi dopo tre anni. Un’atmosfera che ha contagiato anche il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky dopo avere avuto un colloquio a Mosca con quello russo Vladimir Putin. “La questione sta iniziando a prendere una piega più ottimistica con l’avvio dei negoziati”, ha assicurato Fidan, arrivando ad ipotizzare un incontro tra lo stesso Zelensky, Putin e Donald Trump. Ma al di là dell’entusiasmo, il segnale più importante è arrivato dagli Usa, con Kellogg che è sembrato aprire alle richieste di Mosca di fermare l’espansione della Nato verso est, escludendo quindi un ingresso di Kiev nell’Alleanza.

Quella della Russia “è una preoccupazione legittima”, ha detto in un’intervista alla Abc l’inviato americano. Che non si è fermato qui. “L”ingresso dell’Ucraina nella Nato non è sul tavolo, e non siamo l’unico Paese a dirlo, potrei probabilmente indicarvi altri quattro Paesi”, ha rivelato Kellogg. Il Cremlino ha risposto a stretto giro di posta dicendosi soddisfatto per la “comprensione” mostrata dall’amministrazione Trump per i timori di Mosca, che vede minacciati i propri “interessi strategici” da un’ulteriore espansione dell’Alleanza Atlantica nelle repubbliche ex sovietiche.

Kellogg ha poi parlato dei colloqui proposti dalla Russia per lunedì. “Quando saremo a Istanbul la settimana prossima ci siederemo e discuteremo”, ha affermato l’inviato americano, sottolineando che verrà fatto un tentativo di trovare un compromesso tra i memorandum presentati da Ucraina e Russia con le proposte di pace e di un cessate il fuoco. Ma Mosca ha chiarito che né gli Usa né i rappresentanti dei tre Paesi europei del gruppo dei Volenterosi saranno ammessi alle trattative dirette. Non vi sarà “una mediazione della Turchia né di nessun altro”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. I funzionari occidentali, dunque, dovrebbero limitarsi a consultazioni con la delegazione ucraina, come era del resto già avvenuto in occasione della prima tornata, il 16 maggio. E questa volta ad Istanbul è atteso anche Celso Amorim, il consigliere speciale per la politica estera del presidente brasiliano Lula, che con la Cina aveva cercato di avviare una mediazione tra Mosca e Kiev.

Palazzo Chigi, intanto, ha annunciato in vista dell’appuntamento di lunedì una nuova videoconferenza a livello di consiglieri diplomatici dei leader di Ucraina, Francia, Germania, Italia e Regno Unito. Una consultazione seguita ad un’altra analoga tenutasi ieri.

Kiev, tra l’altro. non ha ancora confermato ufficialmente di accettare la proposta di Mosca per nuovi negoziati diretti, lamentando di non avere ancora ricevuto il memorandum con le proposte della controparte. Tuttavia, il ministro degli Esteri Andriy Sybiga, dopo avere incontrato il collega turco, ha sottolineato che il suo Paese vuole che le trattative in Turchia “continuino”. “Speriamo – ha dichiarato da Mosca il portavoce di Putin, Dmitry Peskov – che entrambi i memorandum, il russo e l’ucraino, siano discussi nella seconda tornata di negoziati, per i quali la delegazione russa sarà pronta a Istanbul lunedì mattina”.

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