A Gaza manca il latte artificiale, neonati a rischio

Molte neomamme a Gaza non possono allattare al seno: la malnutrizione, lo stress dovuto alla continua fuga dalle bombe, la fatica hanno loro tolto il latte dal seno. Ma nella Striscia il latte artificiale non entra a sufficienza.
(Keystone-ATS) Da settimane i medici di Gaza hanno lanciato l’allarme: centinaia di bambini rischiano di morire a causa della grave carenza dell’alimento essenziale, scrive da ultimo il Guardian dopo che analoghe testimonianze sono state raccolte da molti media internazionali, da Le Monde a Ap.
Il dottor Ahmad al-Farra, primario di pediatria presso l’ospedale Nasser di Khan Younis, ha raccontato che il suo reparto aveva a disposizione solo una scorta di latte artificiale per circa una settimana. “Non riesco nemmeno a descrivere quanto sia grave la situazione. Al momento, abbiamo abbastanza latte artificiale per circa una settimana. Ma abbiamo anche neonati fuori dall’ospedale senza accesso al latte. È catastrofico”, ha detto al-Farra al Guardian al telefono. Secondo i medici, gli aiuti alimentari che arrivano tramite la controversa società privata Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele, non includono il latte artificiale per neonati. Come ha raccontato a Nbc News il dottor Marwan al-Hams, direttore degli ospedali da campo di Gaza: “Attualmente non abbiamo latte artificiale di tipo 1 o 2 negli ospedali, né il latte artificiale che utilizziamo nelle incubatrici”.
La scarsa alimentazione delle madri incinte o che allattano “aggrava la situazione, con un aumento dei casi di malnutrizione tra neonati e bambini”, ha aggiunto Al-Hams. Senza un’alimentazione adeguata, i medici di Gaza affermano di aver visto i bambini non solo deperire, ma anche diventare vulnerabili ad altre malattie. La carenza di proteine ;;provoca infatti altre complicazioni, tra cui infezioni, gonfiore e insufficienza degli organi.