È emergenza alle Baleari per sbarco mille migranti in 8 giorni

Le isole Baleari sono in ginocchio, travolte da un'ondata migratoria senza precedenti nel pieno dell'alta stagione estiva. Oltre mille persone sono sbarcate nell'arcipelago nell'ultima settimana.
(Keystone-ATS) Un’emergenza che ha spinto la presidente del governo regionale, Marga Prohens (Partito Popolare), a convocare un vertice d’urgenza per giovedì con i leader dei quattro Consigli insulari di Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca, per affrontare la crisi migratoria che, secondo la governatrice, non ha uguali nella recente storia dell’arcipelago mediterraneo. E per la quale la regione non ha risorse sufficienti.
Prohens, in dichiarazioni a Radio Mallorca, ha accusato il governo centrale di “lavarsi le mani” e di attuare una politica di “frontiere aperte che incentiva l’immigrazione irregolare”. Ha denunciato la mancanza di supporto da parte di Madrid, lamentando che l’esecutivo “guarda dall’altra parte e continua a essere in vacanza”.
L’emergenza alle Baleari si unisce alla complessa criticità alle Canarie, dove il mancato trasferimento di 4500 migranti minori in altre regioni della penisola iberica ha portato il conflitto fra il governo regionale e quello centrale nelle aule dei tribunali.
La governatrice delle Baleari ha espresso forte preoccupazione soprattutto per il sistema di protezione dei migranti minorenni che, a suo avviso, “sta collassando” sotto il peso dei continui arrivi di adolescenti non accompagnati, compromettendo l’intero sistema di assistenza. A fronte della “situazione totalmente insostenibile”, l’esponente dei popolari ha annunciato misure più severe, nel limite delle sue competenze, per fermare “l’effetto richiamo” degli sbarchi su altri migranti. Ad esempio, garantendo che l’età dei minori sia verificata in maniera più certa prima dell’accesso al sistema di protezione.