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‘Extra omnes’, al via il conclave per eleggere il Papa

Keystone-SDA

Con l'"extra omnes" pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, prende il via il conclave per eleggere il 267° Papa.

(Keystone-ATS) Il mondo guarda ai 133 cardinali chiusi nella Cappella Sistina. E loro guardano allo Spirito Santo, che deve guidarli.

Al termine del rito i cardinali sono andati a pranzo e si sono goduti le ultime ore di riposo e di contatto con il mondo. Prima di consegnare il telefonino, proibito in questi giorni, i più social hanno lasciato un ultimo post.

Alle 15:45, i 133 cardinali elettori si sono ritrovati davanti a Santa Marta. I porporati di rito latino indossavano la veste rossa con la fascia, il rocchetto, la mozzetta, la croce pettorale con cordone rosso e oro, l’anello, lo zucchetto e la berretta. I cardinali delle Chiese orientali indossavano l’abito corale loro proprio.

A piedi o sui pullmini, i prelati hanno raggiunto il Palazzo Apostolico, e si sono raccolti nella Cappella Paolina per un momento di preghiera. Da qui, sono partiti in processione verso la Sistina, recitando le litanie dei Santi. L’elenco dei santi invocati è stato riformato da Paolo VI, ma la prima versione risalirebbe a papa Gregorio Magno nel 590.

Fra la Paolina e la Sistina ci sono solo i 40 metri della Sala regia. Nella sede del conclave, i cardinali hanno invocato di nuovo l’aiuto dello Spirito Santo, intonando il “Veni Creator”: “Vieni, spirito creatore vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato”.

Quindi i cardinali hanno giurato, prima collettivamente, poi singolarmente. Il decano del conclave, Pietro Parolin, ha pronunciato la formula del giuramento, di rispetto della Costituzione apostolica, del ministero petrino e del segreto. Quindi i singoli prelati hanno pronunciato il proprio nome ponendo la mano sul Vangelo, aggiungendo “prometto, mi obbligo e giuro”.

Completato il giuramento, il maestro delle cerimonie, l’arcivescovo Diego Ravelli, ha intimato l'”extra omnes”, e ha fatto uscire tutti quelli che non devono rimanere in Sistina. Il cardinale indiano George Jacob Koovakad ha chiuso la porta della Cappella. Spetterà a lui riaprirla, ogni volta che ce ne sarà bisogno durante il conclave.

I cardinali hanno ascoltato la meditazione del predicatore della Casa Pontificia, Raniero Cantalamessa. Quindi, il cardinal decano del conclave, Pietro Parolin, ha avviato la prima votazione.

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