‘Aiuti umanitari saccheggiati a Gaza, esplode il mercato nero’

Nonostante l'aumento dei lanci di aiuti da parte di Giordania, Emirati Arabi ed Egitto, gran parte dei pacchi umanitari destinati alla popolazione della Striscia di Gaza viene saccheggiata lungo il percorso e rivenduta sul mercato nero a prezzi fuori controllo.
(Keystone-ATS) Lo riferiscono diverse fonti di Gaza alla stampa israeliana.
I camion che attraversano i valichi di Zikim e Kerem Shalom vengono assaliti da gruppi armati, che svuotano i sacchi di farina per fare spazio a prodotti più redditizi come olio, zucchero e caffè.
Secondo le fonti locali, nell’ultima settimana di luglio sono stati derubati 456 camion, rispetto ai 152 della settimana precedente. I prodotti rubati vengono trasferiti in magazzini privati e poi venduti nei mercati a prezzi esorbitanti, riporta Channel 12 pubblicando la lista dei prezzi fornita da Gaza: un litro di olio costa 250 shekel (circa 64 euro), un chilo di zucchero 400 shekel (oltre 100 euro), un pacco di caffè fino a 500 shekel (circa 128 euro), mentre una banana può arrivare a costare 17 shekel (oltre 4 euro).
Le differenze di prezzo tra le varie zone della Striscia riflettono il caos sul terreno: a Khan Yunis, dove entra la maggior parte dei camion, i prezzi sono relativamente bassi; a Gaza City e nei campi profughi del centro, dove i saccheggi sono frequenti e i trasferimenti di merci vietati da Hamas, i prezzi raggiungono livelli record. In assenza di un meccanismo di controllo e distribuzione efficace, bande locali e clan armati si appropriano degli aiuti destinati alla popolazione, lasciando migliaia di famiglie senza accesso ai beni di prima necessità.
Ieri il quotidiano del Qatar Al-Araby Al-Jadeed ha scritto che più della metà dei camion di aiuti egiziani entrati domenica nella Striscia sono stati saccheggiati e il loro contenuto è stato poi venduto nei mercati locali. Su 130 camion, 73 sono stati derubati nei pressi dell’asse Morag, che separa Rafah da Khan Younis, solo 37 tir sono arrivati ai magazzini della Mezzaluna Rossa palestinese e del gruppo di aiuti del Comitato egiziano.