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“Hamas ha violato la tregua”, Israele bombarda Gaza

Keystone-SDA

I jet israeliani tornano a bombardare in modo diffuso e massiccio la Striscia di Gaza, dove il cessate il fuoco resta ancora fragile, in attesa che si definisca la Forza internazionale di stabilizzazione, voluta da Donald Trump e ormai prevista da un mandato dell'ONU.

(Keystone-ATS) E le autorità locali gestite da Hamas parlano di una nuova strage: almeno 28 morti e oltre 70 feriti – tra le vittime ci sarebbero 17 donne e bambini – il bilancio più alto da fine ottobre, quando Benyamin Netanyahu ordinò “pesanti attacchi” in risposta al bluff di Hamas sulla consegna di uno dei corpi degli ostaggi, in realtà già restituito.

Stavolta a riaccendere la miccia è stato, secondo l’IDF, un attacco dei miliziani contro i soldati di stanza oltre la Linea Gialla a Khan Yunis. Non ci sono stati feriti tra i militari, ma Israele ha denunciato “una violazione del cessate il fuoco” entrato in vigore il 10 ottobre scorso e ha ordinato di colpire “su tutta la Striscia”.

Nel mirino, secondo i media israeliani, c’erano alti ufficiali dell’ala militare del gruppo palestinese che controlla ancora quasi la metà occidentale della Striscia, tra la Linea Gialla e il mare. In particolare, sarebbero stati eliminati il comandante della Brigata Zeitoun e il capo dell’unità navale di Hamas. Ma l’agenzia palestinese WAFA ha denunciato che i raid aerei hanno preso di mira aree residenziali e località civili, tra Gaza City e Khan Yunis. Secondo la Difesa civile palestinese, tra le vittime si contano anche una coppia e i suoi tre figli.

Israele ha promesso di eliminare Hamas ovunque si trovi, anche in Libano, dove martedì sera ha lanciato un pesante attacco aereo a Ain al-Hilweh, nel sud del Paese, provocando 14 morti. E anche in questo caso si tratta di uno dei più sanguinosi attacchi dalla tregua raggiunta un anno fa. Secondo fonti mediche, la maggior parte delle vittime erano ragazzi che giocavano in un campo da calcio, per l’IDF si trattava invece di un centro di addestramento di Hamas. “Menzogne”, ha replicato Il movimento palestinese. Israele ha denunciato violazioni del cessate il fuoco anche da parte di Hezbollah, e per questo ha martellato diversi villaggi libanesi affermando di aver distrutto depositi di armi pronti a colpire lo Stato ebraico.

E mentre gli Stati Uniti lavorano a un accordo tra Israele e Siria, Netanyahu ha voluto mandare un messaggio anche sul fronte nord-orientale, con una visita alle truppe dispiegate nella zona cuscinetto sulle Alture del Golan subito dopo la caduta di Bashar al Assad. “Attribuiamo un’importanza immensa alle nostra capacità, sia difensive che offensive, in quest’area, per proteggere i nostri alleati drusi e, in particolare, lo Stato di Israele e il suo confine settentrionale. E questa – ha avvertito – è una missione che può cambiare in qualsiasi momento”.

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