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ZH: festa UDC, sul palco Christoph Blocher e Corrado Pardini

Christoph Blocher stasera all'Albisgütli. KEYSTONE/WB sda-ats

(Keystone-ATS) È la serata dell’UDC zurighese: il raduno all’Albisgüetli avrà come protagonisti l’ex consigliere federale Christoph Blocher e l’ex consigliere nazionale del PS e sindacalista Corrado Pardini.

La festa della sezione cantonale dell’UDC, creata nel 1989 dallo stesso Christoph Blocher, ha luogo nella sala della società di tiro di Zurigo, ai piedi del colle dell’Uetliberg. Quest’anno sono attesi 1250 partecipanti e tutti i biglietti sono stati venduti, hanno fatto sapere gli organizzatori.

Questa edizione – la 32esima – si tiene dopo un 2019 che ha riservato all’UDC zurighese le più importanti sconfitte elettorali della sua storia, sia alle elezioni cantonali dello scorso marzo che alle federali d’ottobre.

Come ospite, che ha diritto di prendere la parola dopo il discorso del “padrone di casa”, il partito era solito invitare il presidente della Confederazione in carica: non tutti hanno però nel corso degli anni potuto o voluto partecipare.

Un anno fa la scelta era stata facile, visto che il presidente della Confederazione era Ueli Maurer, che a sua volta è stato presidente dell’UDC. Quest’anno – dato che l’attuale presidente, la socialista Simonetta Sommaruga, ha rifiutato di partecipare – l’invitato d’onore è il sindacalista Corrado Pardini, che alle ultime elezioni federali non è riuscito a confermare il seggio in consiglio nazionale.

Pardini terrà un discorso intitolato “L’Albisgüetli è in Svizzera ed è in Europa”. “E’ tradizione che l’oratore ospite goda di assoluta libertà di parola”, scrivono gli organizzatori nel programma della manifestazione. Per questo motivo prende la parola per ultimo.

Stando all’anticipazione scritta trasmessa ai media, il discorso di Christoph Blocher – definito “punto della situazione deciso e che dovrà indicare la direzione da seguire” – porta il titolo “Contro la decadenza!” e prende lo spunto dalle recenti elezioni federali, che hanno portato a Berna “molti più giovani, molte più donne, più Verdi e più sinistra!”.

Il “tribuno” zurighese elenca una lunga lista dei neoelette – quasi tutte donne – citandole per nome e commentando le indicazioni sulla loro professione disponibili sul sito internet del parlamento. “Trovo ad esempio una certa Tamara Funiciello, del PS, che presto compirà 30 anni e di professione è studente”.

Non manca una frecciatina alla consigliera nazionale ticinese dei Verdi Greta Gysin. “Ha 36 anni e una doppia professione: politologa e sindacalista”. “L’esperienza politica della Verde Greta Gysin – prosegue Blocher in base al testo scritto – “consiste probabilmente soprattutto nel suo nome di battesimo, per il quale non ha certo avuto bisogno di seguire un apprendistato professionale”.

Secondo Christoph Blocher, ad essere decadenti sono anche le priorità della politica: “Incredibile! – si legge nel testo del suo discorso – Le questioni di genere sono oggi la priorità assoluta”. Al secondo posto il congedo di paternità, che Blocher chiama “le vacanze dei papà”.

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