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Ecopop et forfait fiscali, il voto dei cantoni passato al setaccio

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 dicembre 2014 - 00:00
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Dopo lo choc causato il 9 febbraio scorso dall’accettazione dell’iniziativa dell’Unione democratica di centro «contro l’immigrazione di massa»Link esterno, la votazione sul testo di Ecopop «contro la sovrappopolazione»Link esterno, che mirava anche a limitare l’immigrazione, era molto attesa. Questa iniziativa, combattuta da praticamente tutta la classe politica, è stata respinta da tre votanti su quattroLink esterno e dalla totalità dei cantoni. Cionondimeno si può constatare che i cantoni più favorevoli a una maggiore regolamentazione dell’immigrazione restano gli stessi, come si può vedere dal grafico seguente.

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Questa costanza nel voto è illustrata dal posizionamento dei cantoni attorno alla diagonale (linea tratteggiata). I cantoni che hanno respinto con le percentuali più grandi l’iniziativa del 9 febbraio sono anche quelli in cui il progetto Ecopop è stato accolto meno favorevolmente.

Il Ticino (TI)Link esterno è il cantone dove la percentuale di sì ad entrambe le iniziative è risultato il più elevato (rispettivamente 68 e 37% di sì). Il canton Vaud (VD, 39 e 17%) è invece stato sia in un’occasione che nell’altra il più reticente. Si può anche osservare che i cantoni francofoni sono stati i meno favorevoli ai due testi.

I forfait fiscali ampiamente respinti dai cantoni che ne beneficiano di più

Domenica il popolo svizzero ha anche rifiutatoLink esterno con una proporzione del 59% l’ iniziativa per l’abolizione dei forfait fiscaliLink esterno. Oltre a un ‘no’ quasi unanime dei cantoni, si può osservare che sono quelli che guadagnano maggiormente grazie a questo sistema d’imposizione che hanno rifiutato l’abolizione in modo più chiaro. Il grafico seguente illustra questa tendenza mostrando la proporzione dei forfait nelle entrate fiscali cantonali totali (nel 2012) e la percentuale di sì all’iniziativa.

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La relazione tra il voto per l’abolizione e le entrate dei forfait è illustrata dal posizionamento dei cantoni attorno alla diagonale (linea tratteggiata). I cantoni le cui entrate fiscali dipendono maggiormente dai forfait – Grigioni (GR), Vallese (VS), Vaud (VD), Ticino (TI), Nidvaldo (NW) e Ginevra (GE) – hanno rifiutato seccamente l’iniziativa. Sciaffusa (SH), che aveva abolito questo sistema a livello cantonale, è stato l’unico ad accettarla. La proposta d’abolizione ha del resto registrato i risultati migliori nei cantoni che avevano già rinunciato ai forfait [oltre a Sciaffusa, Zurigo (ZH), Basilea Città (BS), Basilea Campagna (BL) e Appenzello esterno (AR) – in rosso nel grafico]. 

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