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Vi fidate più dei concittadini che dei governanti?

veduta panoramica su Sion innevata.
Avere una visione chiara ed equilibrata della posta in gioco nell'iniziativa "Più abitazioni a prezzi accessibili", con una lettura di soli 5 minuti? Tutto l'elettorato svizzero ha questa opportunità, per un voto informato il 9 febbraio 2020, grazie a un esperimento democratico a Sion, il capoluogo del Vallese. © Keystone / Laurent Gillieron

Porta una novità in Svizzera la votazione popolare del 9 febbraio: un gruppo di cittadini, estratti a sorte, ha redatto per l'elettorato un rapporto sintetico, neutrale e facilmente comprensibile sull'iniziativa "Più abitazioni a prezzi accessibili".

Anche chi non è avvezzo alla politica e/o ritiene ostica la tematica può così scoprire in un battibaleno gli elementi essenziali della posta in gioco, quindi esercitare un voto informato. Tutto è condensato su un foglio formato A4: sul recto vi sono le informazioni generali sull’iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili”, sul verso tre argomenti rilevanti in favore e tre contro l’iniziativa, con le conclusioni per entrambe le posizioni.

Il documento è frutto del lavoro di un panel di una ventina di cittadine e cittadini comuni, sorteggiate/i tra l’elettorato di Sion, con l’obiettivo di coinvolgere nel processo democratico coloro che solitamente stanno in disparte. L’esperimento rientra nell’ambito di demoscanCollegamento esterno, un progetto del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, diretto dal professore dell’università di Ginevra Nenad StojanovićCollegamento esterno.

Demoscan è ispirato al modello dell’Oregon, introdotto dal 2010. Lì e in altri Stati americani che lo hanno istituito in seguito, è emerso che le informazioni fornite dal panel di cittadini/e sono giudicate non solo più comprensibili, ma anche più credibili di quelle ufficiali.

A Sion, per quattro giorni, i membri del panel hanno esaminato e discusso in modo approfondito la questione. Prima di deliberare, hanno ascoltato e rivolto domande ad esperti indipendenti, a fautori e ad oppositori dell’iniziativa.

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A disposizione di tutti

La città di Sion ha inviato il rapporto del panel ai suoi circa 21mila aventi diritto di voto. Di fatto, però, tutto l’elettorato elvetico – in patria e all’estero – ne può fruire, poiché il documento è pubblicato online. Oltre alla versione originale in franceseCollegamento esterno, sono disponibili anche le traduzioni in tedescoCollegamento esterno e italianoCollegamento esterno.

Perché mai fare tutto questo lavoro, visto che l’opuscolo con le spiegazioniCollegamento esterno del Consiglio federale, dalle indagini demoscopiche sulle votazioniCollegamento esterno, risulta regolarmente essere una fonte di informazione usata da oltre l’85% dei e delle votanti?

Ma è qui che il dente duole. Solitamente, i/le votanti in Svizzera sono solo una minoranza: in media, la partecipazione è inferiore al 50%, ricorda Nenad Stojanović. Uno dei motivi frequentemente citati da chi si astiene è proprio la complessità della materia.

Antidoto all’astensionismo

Per molti, anche l’opuscolo ufficiale è troppo lungo e complicato, osserva il politologo. Inoltre, emana dalle élite politiche, nei confronti delle quali c’è una crescente sfiducia popolare.

Il rapporto del panel, invece, è focalizzato sull’essenziale, formulato in un linguaggio semplice ed emana da comuni cittadini, che – si premette sul documento – hanno selezionato le informazioni “in ordine di importanza per i votanti”.

Diversamente dal libretto del Consiglio federale, nel foglio del panel di cittadini/e non sono formulate raccomandazioni di voto. Infatti, l’obiettivo non è di guadagnare i/le concittadini/e alla propria causa, bensì di fornir loro in modo chiaro tutti gli elementi necessari per formarsi la propria opinione.

Il panel di cittadini alla fine ha votato sull’iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili”. Il risultato non viene però rivelato, perlomeno fino al giorno dello scrutinio. Dopo lunghe riflessioni, Stojanović e il suo team hanno preferito evitare il rischio che questo potesse in qualche modo influenzare la decisione dell’elettorato.

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Domenica 17 novembre 2019: è la seconda giornata di seduta del panel di cittadini che partecipano al progetto Demoscan a Sion e i lavori fervono. Keystone / Jean-christophe Bott

Garanzia di uguaglianza e di diversità

Per stimolare i/le cittadini/e a partecipare alle votazioni popolari, non conta soltanto il fatto che dispongano di un’informazione concisa, di qualità e facilmente intelligibile, ma anche come si giunge a questa informazione.

“Il sorteggio dei membri del panel garantisce l’uguaglianza: ogni cittadino e cittadina ha le stesse probabilità di essere scelto/a”, spiega Nenad Stoianović. Inoltre, con questo tipo di selezione, “si ottiene la diversità”, rappresentativa dell’elettorato e arricchente per la discussione, perché ognuna di queste persone di diversa estrazione porta nel gruppo esperienze differenti, aggiunge il professore.

Una “scuola di democrazia”

Per i/le cittadini/e sorteggiati/e per il panel, si tratta di un’opportunità di fare un esercizio civico fuori dal comune, di capire o di approfondire le proprie conoscenze sul funzionamento delle istituzioni, oltre che sull’oggetto in questione.

Nenad Stojanović parla dei quattro giorni di lavori del panel a Sion come di una “scuola di democrazia”. L’esperto è rimasto “positivamente colpito” dalla natura delle discussioni e dalla facilità con cui i/le partecipanti hanno afferrato i concetti politici. Dal canto loro, i/le partecipanti si sono espressi/e in termini entusiastici su questo esperimento democratico e hanno auspicato che non ci si fermi qui.

Il fatto che i membri del panel ne parlino nelle loro cerchie, che i lavori siano pubblici e che i media ne riferiscano, amplifica il coinvolgimento nel dibattito democratico. Questo, in Oregon, ha contribuito a incentivare la partecipazione.

Un esperimento democratico che continua

Il professore e il suo team di ricercatori esamineranno ora quale impatto ha avuto l’esperimento di Sion sull’elettorato, in termini di conoscenze e di partecipazione. In base alle reazioni registrate finora, Nenad Stojanović è piuttosto fiducioso. Non vuole però trarre conclusioni premature: per avere i risultati delle analisi scientifiche, realizzate su un vasto campione di 2’500 elettori ed elettrici selezionati/e tramite sorteggio, si dovrà attendere fino alla prossima primavera.

Ancora più a lungo si dovrà pazientare per il prossimo esperimento. “Nella migliore delle ipotesi lo faremo nella votazione federale del 29 novembre, ma molto più probabilmente in quella del 7 marzo o del 13 giugno dell’anno prossimo”, indica il professore. Dopo la prima in un comune di lingua francese, la seconda esperienza sarà effettuata in uno bilingue oppure di lingua tedesca o italiana, anticipa il responsabile di demoscan.

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