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Volume fusioni e acquisizioni superiore a media nel 2017, CS

Il rilevamento del gruppo biotecnologico basilese Actelion da parte del gigante americano Johnson&Johnson ha influito per 31 miliardi di franchi sul bilancio annuale. KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera ha registrato nel 2017 un volume di fusioni e acquisizioni superiore alla media pluriennale, sebbene inferiore a quello del 2016.

Complessivamente l’anno scorso ci sono state 383 fusioni e acquisizioni, per un volume totale di 47 miliardi di franchi, ha indicato oggi il Credit Suisse in una conferenza stampa a Zurigo. Si tratta di un netto calo rispetto al 2016, quando si erano raggiunti i 63 miliardi. Il 2016 era stato tuttavia, quanto a volumi, l’anno migliore da parecchio tempo, grazie soprattutto ai 43 miliardi di dollari offerti da ChemChina per rilevare il gruppo agrochimico basilese Syngenta.

Con 47 miliardi di franchi, il 2017 si situa comunque sopra la media pluriennale di 38 miliardi di franchi, ha detto Jens Haas, capo dell’Investment banking per la Svizzera del Credit Suisse. Anche l’anno scorso il volume di transazioni è stato tuttavia gonfiato da alcune grosse fusioni e acquisizioni. Il rilevamento del gruppo biotecnologico basilese Actelion da parte del gigante americano Johnson&Johnson ha influito, in particolare, per 31 miliardi di franchi sul bilancio annuale.

Credit Suisse si aspetta un aumento degli ingressi in borsa (IPO) in Svizzera quest’anno. “Prevediamo per la prima metà del 2018 tante o più ancora IPO (offerte pubbliche iniziali) di quelle registrate nell’intero 2017”, ha detto Haas. L’anno scorso ce ne sono state sei.

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