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Scontro generazionale: ecco come la pensano giovani e anziani in Svizzera

un anziana aiuta una ragazza e cucire un tessuto
Una pensionata aiuta un'allieva durante un corso di cucito. Si tratta di un progetto di Pro Senectute che riunisce tre generazioni in un'aula scolastica. © Keystone / Christian Beutler

In Svizzera convivono attualmente cinque generazioni: i cosiddetti tradizionalisti (o generazione silenziosa), i baby boomer e le generazioni X, Y e Z. Ci sono dei punti in comune oppure hanno visioni diametralmente opposte?


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Tutti i giovani sognano di guidare una bella automobile. Davvero? In passato era in effetti il caso anche in Svizzera. Oggigiorno, però, la quattro ruote non è più tra le principali aspirazioni dei giovani. Sono infatti sempre di meno quelli che chiedono la patente di guidaCollegamento esterno.

Questa evoluzione non è legata soltanto a differenze generazionali. Tra le ragioni vi è il fatto che in Svizzera è diventato estremamente dispendioso ottenere la patente. Al contempo, i trasporti pubblici hanno ampliato l’offerta con dei servizi notturni durante il finesettimana, mentre i parcheggi diventano sempre più cari, soprattutto in città. In Svizzera, possedere un’automobile non è quindi più così attrattivo come in passato, o come in altri paesi.

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Car-sharing, Uber, Airbnb, cooperative di abitazione… Condividere anziché possedere (‘sharing economyCollegamento esterno‘) sembra essere un concetto alla moda tra le generazioni Y e Z. Tuttavia, scrive la Neue Zürcher ZeitungCollegamento esterno in un editoriale, i Millennial rinunciano al consumo e agli status symbol non sulla base di riflessioni ecologiche o sociali, bensì per ragioni economiche. Lo stesso vale verosimilmente anche per la generazione Z.

auto
Car-sharing a Basilea: basta un’app per trovare un veicolo disponibile da condividere. Keystone / Georgios Kefalas

In Svizzera, il problema della mancanza di denaro tra i giovani non è altrettanto marcato quanto in altri paesi occidentali. La tendenza verso l’economia collaborativa è quindi meno pronunciata: in Svizzera, il 43% dei giovani (16-25 anni) afferma di utilizzare un servizio di condivisione, secondo il Barometro della gioventù 2018Collegamento esterno del Credit Suisse. Negli Stati Uniti, la quota è del 61%.

Le votazioni popolari in Svizzera offrono uno sguardo interessante sui diversi valori personali tra una generazione e l’altra. Giovani e anziani sono spesso in disaccordo quando si vota sull’esercito, sulla politica degli stranieri e su questioni di politica sociale.

Ad esempio, l’elettorato di 18-29 anni ha respinto l’iniziativa contro l’immigrazione di massa con quasi il 60% dei voti, secondo l’analisi Vox. Il testo è invece stato approvato dal 50,3% dei votanti. I giovani non volevano quindi introdurre alcuna limitazione all’immigrazione. Ai loro occhi, la libera circolazione delle personeCollegamento esterno tra la Svizzera e l’Unione europea offre maggiori opportunità professionali. Per le persone vicine alla pensione, invece, costituisce una minaccia a causa della concorrenza dei lavoratori europei.

Gli ultrasessantenni hanno dal canto loro accolto un’iniziativa (respinta a livello federale) che chiedeva di abolire gli svantaggi fiscali per le coppie sposate, ma che al contempo definiva il matrimonio come un’unione tra un uomo e una donna. Una definizione di cui i giovani non vogliono sentir parlare. Negli ultimi anni, l’accettazione sociale dell’omosessualità è cresciuta, in particolare tra i giovani che vivono nelle regioni urbane della Svizzera tedesca.

In Svizzera, le abitazioni di proprietà sono diventate popolari a partire dagli anni Sessanta. A costruire o ad acquistare case unifamiliari erano soprattutto le generazioni dei tradizionalisti e dei baby boomerCollegamento esterno. Dagli anni Ottanta e Novanta è poi cresciuto l’interesse per le proprietà per piani. Ciononostante, la percentuale di abitazioni di proprietà in Svizzera rimane relativamente bassa nel raffronto internazionale. Gli svizzeri sono un popolo di inquilini.

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I giovani di oggi, invece, preferiscono affittare appartamenti in cui vivere da soli, secondo lo studio del Credit Suisse sul mercato immobiliare svizzero 2017Collegamento esterno.

A lungo termine, anche i giovani sognano comunque di possedere un’abitazione propria. Da un sondaggio svolto tra la generazione Y è emerso che il fatto di possedere un immobile è considerato come una priorità dal 70% degli intervistati.

Sorprendentemente, il desiderio di possedere una casa propria è ancora più pronunciato tra i giovanissimi: stando al Barometro della gioventù 2018, l’84% della generazione Z desidera un’abitazione di proprietà (la quota è del 90% negli Stati Uniti, del 94% in Brasile e del 92% a Singapore). Da vedere se riusciranno davvero a realizzare i loro desideri, dati l’aumento del prezzo degli immobiliCollegamento esterno e la stagnazione dei salari.

Lo spreco alimentare è particolarmente diffuso tra i giovani. I più anziani sanno come valorizzare quello che rimane in dispensa.


Stupisce vedere che sono proprio i giovani ad essere i più spreconi. Le generazioni Z e Y possono infatti essere considerate molto sensibili all’ecologia (vedi punto seguente).

Anche in Svizzera gli studenti manifestano per il climaCollegamento esterno. Con i suoi scioperi, la generazione Z ha scosso il mondo politico. Si parla della ‘generazione di Greta‘, in riferimento alla giovane attivista svedese Greta Thunberg. Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale suscitano inquietudine anche in seno alla generazione Y nei paesi occidentaliCollegamento esterno.

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La generazione di Greta

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Una sensibilità ambientale che emerge anche dalle votazioni: i giovani erano favorevoli all’immediato abbandono dell’atomo e avevano accettato l’iniziativa popolare per un’economia verde. Sono però stati sconfitti dai voti dei più anziani.

A difesa delle vecchie generazioni va però rammentato che un gruppo di donne in età avanzata ha annunciato l’intenzione di denunciare lo Stato, accusato di non fare abbastanza per contrastare il riscaldamento climatico.

Secondo uno studio generazionale in Svizzera condotto dall’Università di Costanza (Germania), la generazione dei baby boomer è molto più soddisfatta del proprio lavoro rispetto alle generazioni X e Y. La generazione Y manifesta minore lealtà nei confronti dell’azienda e pensa più frequentemente alle dimissioni. Per la generazione Y, un buon equilibrio tra vita privata e lavoro è più importante che per altre generazioni.

Eppure, la generazione Y, secondo alcuni studi, è più motivata e disponibile all’impegno. I baby boomer mostrano al contrario meno volontà di lavorare, ciò che potrebbe però spiegarsi con l’avvicinarsi del pensionamento. Altre ricerche descrivono i baby boomer come una generazione molto innovativa e desiderosa di imparare.

A differenza dei più anziani, i giovani hanno poca fiducia nel sistema statale di previdenza per la vecchiaia. Inoltre, molti sono dell’opinione che gli attuali pensionati siano privilegiati. Nella generazione Y, un quinto delle persone ritiene persino che la previdenza per la vecchiaia debba essere privatizzata.

In Svizzera, i giovani si preoccupano della loro pensione in misura maggiore rispetto ai coetanei in altri paesi. A giusto titolo: il sistema previdenziale svizzero è sicuramente molto generoso, ma proprio per questo è anche meno sostenibile.

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Circa il 93%Collegamento esterno delle donne e degli uomini senza figli e di età compresa tra i 20 e i 29 anni desidera avere dei figli. Una percentuale superiore a quella delle vecchie generazioni che hanno effettivamente dei figli: nella popolazione di età compresa tra 25 e 80 anni, sette donne su dieci (70%) e quasi due uomini su tre (64%) hanno uno o più figli.

Nel corso delle generazioni, il desidero di avere dei figli è tuttavia cambiato di poco: negli anni Novanta, soltanto il 6,1% delle donne e l’8,9% degli uomini di 20-29 anni non volevano dei figli. Per ciò che riguarda questo desiderio, il divario non è quindi tra le generazioni, ma tra sogno e realtà.

I giovani di oggi vivono più a lungo assieme ai genitoriCollegamento esterno rispetto alle vecchie generazioni. Questo non è dovuto soltanto a periodi di formazione più lunghi o a ristrettezze economiche, ma anche a una questione di comodità, secondo un sondaggio di ComparisCollegamento esterno. I figli adulti preferiscono che siano i genitori a lavare e a cucinare. Inoltre, in molte economie domestiche dove vivono dei mammoni sembra che non ci siano quasi mai discussioniCollegamento esterno. Perché allora andarsene di casa?

cicogne nel nido
Abbandonare il nido il prima possibile? A differenza di queste cicogne, i giovani in Svizzera sembrano meno propensi a farlo. Keystone / Winfried Rothermel

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Traduzione dal tedesco di Luigi Jorio

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