La pittoresca frazione di Taveyanne, nelle Alpi vodesi, è un luogo congelato nel tempo. (RTS/swissinfo.ch)
Al di sopra delle nuvole, a 1649 metri d’altitudine, Taveyanne è un monumento storico tutelatoCollegamento esterno, con i suoi chalet in legno e i suoi tetti a scandole. Chi ci vive deve arrangiarsi senza elettricità.
Per garantire un futuro al borgo e al suo ambiente, i residenti si sono associati nel 1970 alla Lega vodese per la protezione della natura, per crearvi una riservaCollegamento esterno naturale. La maggior parte degli chalet appartiene ad abitanti del vicino villaggio di Gryon. Sono stati trasformati da stalle in case all’inizio del ventesimo secolo.
L’unica attività commerciale è il ‘Refuge de Taveyanne’, dove la famiglia Siebenthal serve pasti sostanziosi come la fondue, in una cornice rustica. Ci sono un grande camino, un grande paiolo, un vecchio registratore di cassa e soffitti con travi a vista. Delle campane ornamentali decorano i muri. L’unico alloggio in affitto è costituito da materassi nel solaio del rifugio.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Alla mercé del re della montagna
Questo contenuto è stato pubblicato al
Molto diffuso nelle Alpi svizzere fino al Medioevo, lo stambecco fu sterminato all’inizio dell’Ottocento. Le credenze popolari avevano trasformato l’animale in una preda sempre più ambita. Si diceva infatti che la punta delle corna, ridotta in polvere, fosse un rimedio eccezionale contro l’impotenza sessuale e le vertigini, mentre il sangue veniva utilizzato contro i calcoli…
Quando un villaggio alpino apriva le sue porte ai prigionieri di guerra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sulla base degli accordi conclusi coi paesi belligeranti, che hanno pagato i costi, 68’000 prigionieri malati o feriti, britannici, francesi, tedeschi, belgi, canadesi e indiani, sono stati internati per diversi mesi nei sanatori e negli alberghi svizzeri. Questi luoghi si trovavano nelle stazioni turistiche delle Alpi. Una boccata d’ossigeno per un settore completamente inattivo durante…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Situato nell’alto Vallese, a ridosso delle Alpi, il villaggio di Niederwald conta 45 abitanti e un ospite illustre. È qui infatti che è nato e riposa il famoso imprenditore César Ritz (1850-1918), soprannominato il “re degli alberghi”. In questa regione, la tradizione cattolica è ancora molto presente e la popolazione dice di prendere molto sul…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.