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Buone notizie da un giornale «radicalmente locale»

Keystone

La diffusione della carta stampata in Europa e negli Stati Uniti continua il suo declino. Un “microgiornale” svizzero della regione alpina sta andando a gonfie vele puntando unicamente su contenuti locali. Reportage.

«Perché dovremmo scrivere su Barack Obama?», si chiede Urs Gossweiler. «I nostri lettori sono certamente interessati ad Obama, ma per questo possono consultare altre fonti. Noi vogliamo offrire loro ciò che si attendono dal nostro giornale: contenuti locali».

Gossweiler è responsabile dell’edizione della Jungfrau Zeitung, un giornale online pubblicato in forma cartacea due volte alla settimana, che si autodefinisce «radicalmente locale».

«Ciò significa che ci focalizziamo sui lettori e sui contenuti del territorio. Ci sono numerosi giornali orientati verso le realtà locali, che però credono di essere l’unica fonte d’informazione. Si sentono nel dovere di portare alla gente del posto notizie da tutto il mondo», ci dice Gossweiler nel suo ufficio di Interlaken, tra le principali mete turistiche della Svizzera.

Questa visione, prosegue, non è però più al passo coi tempi. «Tutti i nostri lettori possono accedere a ogni informazione, ad esempio consultando direttamente la CNN, il New York Times o i grandi quotidiani tedeschi come la Süddeutsche Zeitung o Der Spiegel».

La Jungfrau Zeitung si rivolge ai 45’000 residenti del cosiddetto “Microcosmo Jungfrau”, il circondario amministrativo di Interlaken-Oberhasli che riunisce 29 comuni su una superficie di 1’230 km2 (vedi link).

«È fondamentale conoscere le proprie frontiere. Chi ci legge vive qui nella valle: dobbiamo rivolgerci a loro su ogni tipo di piattaforma», spiega Gossweiler. Oltre alla versione cartacea, distribuita in 8’000 esemplari, il giornale è molto presente nel mondo digitale e della telefonia mobile, con applicazioni per iPhone e iPad.

«Siamo fermamente convinti che i microgiornali come il nostro rappresentano una [crescente] tendenza. Sono come birrifici che producono birra locale!».

Legame con la regione

Il giornalismo locale è spesso deriso per il suo contenuto provinciale. Ma per Florian Wehrli, redattore alla Jungfrau Zeitung, le notizie locali svolgono un ruolo sempre più preponderante nella vita di tutti i giorni.

«Le persone vogliono sapere quello che capita attorno a loro. Vogliono essere più vicine alla loro regione, in particolare in quest’era globalizzata», afferma. «Lo possiamo percepire: tutti gli aspetti tradizionali, come ad esempio la lotta svizzera, stanno assumendo un’importanza crescente».

Tutti gli articoli della Jungfrau Zeitung devono quindi avere un legame con il territorio, spiega Wehrli. «Parlano di ciò che succede qui, di chi ci abita oppure di chi è nato qui e ha realizzato qualcosa di interessante all’estero».

Nella redazione del piccolo giornale dell’Oberland bernese non si fanno eccezioni, nemmeno per avvenimenti globali quali Fukushima, la primavera araba o le elezioni americane. «Tentiamo di coprire questi eventi con un’ottica vicina alla nostra regione. E se questo non è possibile, rinunciamo».

Articoli dalla gente comune

L’impaginazione, colorata ed elegante, consente di accedere facilmente ai contenuti. I circa 70 articoli di ogni edizione trattano tematiche politiche (inclusi editoriali e analisi), economiche, culturali, mondane e sportive.

In una recente edizione si potevano ad esempio trovare articoli sulle sedute comunali, su un autista di autobus in pensione e su un velivolo delle Forze armate statunitensi schiantatosi nella zona nel 1946 e che ora sta “riemergendo” dal ghiacciaio del Gauli (una vicenda ripresa da diversi media internazionali).

«Non facciamo ricorso alle agenzie di stampa: se qui succede qualcosa, lo sappiamo meglio delle agenzie. È il nostro lavoro», annota Wehrli.

Il giornale si considera una sorta di “forum”, ci dice la giornalista Bettina Bhend. «La gente della zona può mandarci articoli sulle squadre sportive o su qualsiasi cosa. Noi li correggiamo e li adattiamo per pubblicarli sul giornale».

Questi contenuti generati dagli utenti, che costituiscono circa la metà degli articoli, possono spaziare dall’apertura/chiusura di un negozio alla costruzione di una nuova strada. In altre parole, tutto ciò che può essere utile e interessante per i residenti del circondario.

«I giornali nazionali scrivono sostanzialmente sulle stesse cose. Parlano di ciò che succede nella Berna federale, in parlamento, degli eventi internazionali,… Qui invece si possono leggere storie più particolari, che non si trovano sui grandi giornali. Posso ad esempio scrivere sull’artigiano 95enne che continua a lavorare nel suo piccolo negozio», dice Bhend.

Sfide future

La scelta editoriale della Jungfrau Zeitung appare azzeccata. Le pagine consultate (page views) sono passate dagli 1,5 milioni del 2005 ai 7 milioni dell’anno scorso. Nello stesso lasso di tempo, il numero di utenti individuali è quintuplicato, raggiungendo quota 53’500 (più del numero di abitanti della regione).

Lanciata contemporaneamente su carta e sulla rete dodici anni fa, la Jungfrau Zeitung è stata tra i primi giornali locali a disporre di un sito internet. Imporsi sul mercato dei media locali non è tuttavia scontato e la diffusione della carta stampata in Europa è in difficoltà (vedi a fianco).

Per Urs Gossweiler, la sfida più grande non è trovare le notizie, bensì convincere gli inserzionisti a utilizzare la sua piattaforma invece di Google. «Non possiamo battere Google a livello globale. Ma possiamo farlo nella nostra regione».

Nel nostro lavoro, aggiunge, è da 200 anni che offriamo la possibilità agli inserzionisti di farsi conoscere. «Non conta se la pubblicità è sulla carta o nella realtà virtuale».

Adottare altrove lo stesso concetto della Jungfrau Zeitung è però «assai difficile», sottolinea Gossweiler, che due anni fa ha creato ONZ, un giornale destinato ai residenti dei semicantoni di Obvaldo e Nidvaldo. A causa della mancanza di abbonati ha dovuto chiudere i battenti nel marzo di quest’anno.

Il microgiornale della Jungfrau è redditizio, rileva Gossweiler. Ma mentre il sito internet raccoglie un interesse crescente, la versione cartacea – preferita dagli anziani – sta lentamente perdendo lettori. «Per la nostra strategia ci basiamo sul presupposto che la carta sparirà».

In futuro, le piattaforme più in difficoltà saranno quelle che si trovano tra l’informazione locale e quella globale, prevede Gossweiler. «I concetti regionali, a metà strada, saranno confrontati a problemi».

Il giornale stampato e il sito internet sono stati lanciati contemporaneamente nel 2000.

La redazione si trova a Interlaken, nel canton Berna. Vi lavorano otto giornalisti a tempo pieno.

Il giornale esce il martedì e il venerdì nei chioschi della regione della Jungfrau (al prezzo di 2.50 franchi). Nel 2011 la tiratura era di circa 8’000 copie.

L’edizione cartacea è letta da circa 20’000 persone mentre il sito internet è consultato da 60’000 utenti al mese.

L’Associazione mondiale degli editori (WAN-IFRA) ha pubblicato a fine novembre il suo rapporto annuale sulle tendenze nel mondo della stampa. Tra i risultati principali:

– La diffusione della stampa a livello globale è aumentata dell’1,1% nel 2011. La crescita nei mercati asiatici ha compensato il declino registrato nelle altre regioni del mondo.

– L’incremento è stato del 3,5% in Asia e del 4,8% in Medio Oriente e nel Nord Africa. Al contrario, la riduzione è stata del 3,4% in Europa, del 3,3% in America latina e del 4,3% nel Nord America. Stabile la situazione in Australia.

– I paesi scandinavi vantano il maggior numero di lettori di stampa cartacea per numero di abitanti.

– Oltre 2,5 miliardi di persone leggono un giornale stampato almeno una volta alla settimana; 600 milioni leggono giornali online e 500 milioni leggono entrambe le edizioni (cartacea e in rete).

– Sebbene le piattaforme digitali contribuiscano ad aumentare i lettori dei quotidiani, non riescono a generare sufficienti profitti per sostenere le versioni cartacee.

– I prodotti stampati rappresentano la fonte principale dei ricavi delle aziende editrici. A livello mondiale, il settore della stampa registra un fatturato di 200 miliardi di dollari all’anno.

Traduzione di Luigi Jorio

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