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Verso una migliore cooperazione con l’Algeria

Sul trasferimento di beni culturali Berna ha già firmato accordi con Italia, Perù e Grecia Keystone

L'accordo di libero scambio tra Algeria e AELS è stato al centro del colloquio avuto domenica da Pascal Couchepin con il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika.

Nel corso della visita di cinque giorni nel paese nordafricano, il ministro dell’interno ha pure firmato un memorandum per la cooperazione culturale tra i due Stati.

Lunedì, il consigliere federale Pascal Couchepin ha concluso una visita ufficiale in Algeria nel corso della quale ha affrontato varie questioni, dal libero scambio alle relazioni bilaterali, dalla cultura passando per il dialogo interreligioso.

Nel suo ultimo appuntamento, il ministro dell’interno ha incontrato il primo ministro Abdelaziz Belkhadem, con cui ha discusso della difficile situazione economica algerina.

Nel 2005 il 15.3% della popolazione attiva algerina era disoccupata. Il tasso dei senza lavoro è particolarmente elevato – oltre il 30% – per la popolazione al di sotto dei 30 anni.

Belkhadem ha illustrato al suo interlocutore gli sforzi del governo nell’ambito della formazione. Lo Stato algerino è orgoglioso di essere riuscito a ridurre la disoccupazione globale che nel 2000 si situava al 30 %. Esperti internazionali esprimono tuttavia riserve quanto all’affidabilità di questa evoluzione.

Libero scambio

Domenica, Couchepin e il presidente Bouteflika hanno discusso della cooperazione tra Berna e Algeri ed hanno evocato le discussioni in corso per un accordo di libero scambio tra Algeria e Associazione europea di libero scambio (AELS).

Durante un colloquio durato più di due ore, il ministro elvetico ha espresso l’interesse di Berna perché questo accordo possa essere firmato al più presto.

L’Algeria e l’AELS, di cui la Svizzera fa parte con Norvegia, Islanda e Liechtenstein, si erano pronunciate per l’apertura di negoziati nel 2006.

Eliminare le discriminazioni

Per i paesi dell’AELS, il futuro accordo è importante nel contesto della creazione di una grande zona di libero scambio euro-mediterranea.

Permetterà inoltre di eliminare le discriminazioni che penalizzano l’economia svizzera nei suoi rapporti con l’Algeria dopo l’entrata in vigore, nel settembre 2005, di un simile accordo tra l’Unione europea e lo Stato nordafricano.

Dopo la Libia (56%) e la Nigeria (24%), l’Algeria è il terzo principale fornitore di petrolio grezzo e di prodotti petroliferi della Svizzera. Nel 2005, il 9.2% delle importazioni elvetiche di greggio e di prodotti petroliferi provenivano da questo paese. Lo indicano le cifre del Segretariato di Stato dell’economia (Seco).

Oltre alle questioni bilaterali, Couchepin e Bouteflika anno compiuto “un giro d’orizzonte sulle questioni internazionali”.

Il presidente Bouteflika è stato rieletto nel 2004. I partiti dell’Alleanza presidenziale che lo sostengono hanno conservato la maggioranza assoluta anche in occasione delle recenti elezioni amministrative.

Regione prioritaria

Giunto giovedì in Algeria per una visita di cinque giorni, Pascal Couchepin ha firmato sabato un memorandum per la cooperazione culturale tra i due Stati.

Il consigliere federale vallesano ha pure incontrato il ministro algerino degli affari esteri Mohammed Bedjaoui, con il quale ha affrontato la questione del surriscaldamento climatico e della lotta contro i gas ad effetto serra.

L’Algeria è 60 volte più grande della Svizzera e conta 34 milioni di abitanti. Nel suo rapporto del 2000 sulla politica estera, il Consiglio federale ha definito il Sud del bacino mediterraneo regione prioritaria della politica bilaterale elvetica.

Lo sviluppo economico e una maggiore coesione sociale in questa regione, condizione ineluttabile per la sua stabilità politica, sono d’interesse strategico per la Svizzera, ritiene il Consiglio federale.

swissinfo e agenzie

L’Associazione europea di libero scambio (AELS) promuove il libero commercio tra gli Stati e s’impegna per migliorare le loro relazioni economiche.

Nata nel 1960 quale alternativa alla Comunità economica europea (ora Unione europea), l’AELS comprende oggi soltanto quattro paesi: Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

La Svizzera dispone al momento di 19 accordi di libero scambio. La convenzione AELS, 2 accordi bilaterali (Svizzera-Europa comunitaria, Svizzera-Isole Faröer), e 16 accordi conclusi in ambito AELS (con Bulgaria, Romania, Macedonia, Croazia, Turchia, Israele, Autorità palestinese, Marocco, Giordania, Tunisia, Libano, Messico, Singapore, Cile, Corea del Sud e Unione Sudafricana).

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