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Vaccinazione raccomandata per i giovani dai 12 ai 15 anni

giovane si fa vaccinare
Spesso tra i più giovani gli effetti secondari del vaccino contro il coronavirus sono un po' più pronunciati. Keystone / Fabian Sommer

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) aprono alle vaccinazioni anche per chi ha meno di 16 anni.

ll vaccino, ha detto martedì in conferenza stampa il presidente della CFV Christoph Berger, è raccomandato specialmente ai giovani la cui salute è già fortemente compromessa da una malattia cronica e che desiderano scongiurare, quanto più possibile, ulteriori infezioni. Inoltre, è importante per coloro che convivono con persone immunodepresse, spiega l’UFSP in una nota.

L’Ufficio federale indica poi che “prima di fissare un appuntamento per la vaccinazione occorre effettuare un’analisi rischi-benefici individuale con i genitori o con un’altra persona di fiducia e in seguito decidere se e quando procedere con la vaccinazione”. 

L’esperienza ha dimostrato che i bambini e i giovani hanno pochi rischi di sviluppare una forma grave della malattia, ha sottolineato Christoph Berger. Tuttavia, la Commissione ritiene che i giovani che lo desiderano, devono anche avere la possibilità di proteggersi con un vaccino.

È anche un contributo alla protezione dei loro genitori e della popolazione in generale. 

Effetti collaterali più forti

Finora, per gli adolescenti dai 12 anni in su l’unico vaccino omologato in Svizzera è quello di Pfizer/BioNTech. Secondo studi clinici effettuati su questa fascia d’età, l’efficacia sfiora il 100%.

Ai giovani che hanno partecipato alla sperimentazione è stato dato lo stesso dosaggio degli adulti. La risposta immunitaria è stata simile a quella delle persone di 16-25 anni. Gli effetti collaterali sono pure in linea con quelli già noti: dolore al sito di iniezione, affaticamento, mal di testa, brividi, dolori muscolari o articolari o febbre.

Questi effetti durano normalmente da uno a tre giorni e possono essere più pronunciati dopo la seconda dose. In generale, sono più forti che nelle persone anziane, ma non pericolosi, ha detto Berger.

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