Usa regolano le stablecoin, vittoria per mondo cripto

Il Congresso americano regala un'importante vittoria all'industria delle critpovalute e a Donald Trump, fervente sostenitore del mondo critpo nel quale, con il suo impero di famiglia, ha investito milioni.
(Keystone-ATS) Dopo il via libera del Senato, anche la Camera ha approvato le prime norme a livello federale per regolare le stablecoin, aprendo di fatto la strada a un maggiore uso della tecnologia. L’approvazione del Congresso ha messo le ali alle critpotvalute spingendo il mercato delle valute digitali ad arrivare a valere per la prima volta 4000 miliardi di dollari.
Trump si è speso in prima persona per il via libera del Genius Bill, che rientra nel suo piano di rendere gli Stati Uniti la “capitale critpo mondiale”. Il presidente infatti è intervenuto per convincere i deputati repubblicani scettici sul provvedimento e sulle modalità scelte dai leader della Camera per far approvare anche altre misure per l’industria delle critpovalute.
Il suo intervento ha sbloccato l’impasse e permesso il via libera definitivo del ‘Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoin’, e l’approvazione di altri due progetti di legge sulle criptovalute che devono ora passare l’esame del Senato. Uno dei provvedimenti definisce un quadro normativo, mentre l’altro vieta agli Stati Uniti l’emissione di una valuta digitale della banca centrale.
Con il Genius Act gli Stati Uniti “compiono un importante passo in avanti per cementare il dominio americano nell’industria finanziari e nella tecnologia cripto”, ha detto Trump nel corso della cerimonia per la firma del provvedimento, trasformato così in legge.
“Le stablecoin sono la maggiore rivoluzione nelle tecnologia finanziaria dalla nascita di internet”, ha aggiunto precisando che sono “positive per il dollaro e il paese. Il Genius Act rappresenta una netta inversione di rotta rispetto all’approccio dell’amministrazione Biden, secondo il quale il settore cripto avrebbe dovuto seguire le regole più severe di Wall Street.
Il provvedimento, fortemente voluto dal presidente, impone la supervisione federale o statale sui token basati sul dollaro, che possono essere scambiati 24 ore su 24 e su diverse piattaforme. I sostenitori della misura sono convinti che così si sbloccherà una forma di pagamento più economica, oltre a dare legittimità al mercato da 265 miliardi di dollari delle stablecoin, che gli analisti stimano raggiungerà i 3700 miliardi nel 2030.
A differenza delle più volatili criptovalute, le stablecoin sono progettate per mantenere il loro valore costante, solitamente con rapporto di cambio 1 a 1 con il dollaro, e sono usate dai trader di criptovalute per trasferire fondi fra token. Le stablecoin consentono di regolare i pagamenti all’istante, 24 ore su 24. Questa funzionalità ha suscitato l’interesse di aziende e piattaforme che altrimenti potrebbero affidarsi alle banche. Per gli istituti di credito si tratta quindi di una nuova sfida: il token digitale potrebbe potenzialmente erodere i depositi bancari, poiché alcuni consumatori trasferirebbero denaro in conti stablecoin. Potrebbe anche ampliare l’utilizzo delle stablecoin nei trasferimenti monetari transfrontalieri e nei pagamenti, aprendo la strada all’emissione di stablecoin da parte di tutti, dalle banche alle reti di carte di credito alle aziende tecnologiche.