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Urgono misure contro la violenza giovanile

Anche se la violenza giovanile resta un fenomeno circoscritto, sono necessarie delle misure specifiche per farvi fronte. Il Governo svizzero lancia un appello ai cantoni e dà il via libera all'elaborazione di un programma nazionale di prevenzione.

La lotta contro la violenza giovanile passa in primo luogo dalla prevenzione. Per questo motivo, sulla base di un rapporto adottato mercoledì, il Consiglio federale ha deciso di rafforzare questo tipo di misure, sensibilizzando maggiormente i ragazzi sul consumo di videogiochi e immagini violente.

Il Governo invita i cantoni a uniformare le sanzioni contro i fabbricanti e i commercianti che non rispettano le misure di autoregolazione dettate dalle associazioni di categoria. I fornitori di servizi internet sono infatti chiamati ad offrire gratuitamente ai loro clienti dei filtri speciali per limitare l’accesso dei ragazzi a dei siti a rischio. Se l’insieme di queste misure non dovesse bastare, la Confederazione sarà chiamata ad intervenire.

Oltre al potenziamento della prevenzione, il Consiglio federale intende sottoporre al Parlamento delle proposte di pene contro il consumo di pornografia dura e immagini violente in rete. In futuro, anche le persone che cercano di agganciare dei minori in rete a scopo sessuale potrebbero essere punite. Il Governo spera inoltre che attraverso un’informazione comprensibile, accessibile e mirata si riesca ad attirare l’attenzione sui pericoli nascosi dell’uso dei media elettronici, il contenuto dei programmi e i limiti di età.

Le associazioni di categoria sono invitate a presentare delle proposte concrete entro il 2010, quando è previsto il lancio di un programma nazionale di prevenzione della violenza giovanile della durata di cinque anni. Il progetto sarà suddiviso in tre fasi: incoraggiare gli scambi di esperienze, informare le autorità coinvolte sulle conoscenze acquisite e sostenere dei programmi innovativi.

swissinfo.ch e agenzie

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