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La natura selvaggia mette l’uomo a dura prova

Ogni anno 150‘000 persone visitano il Parco nazionale svizzero sul passo del Forno. Laddove sorgevano i forni per fondere i metalli provenienti dalle miniere, la natura è libera di svilupparsi da un secolo. Una situazione non sempre facile da gestire. L’escursione con Flurin Filli, collaboratore del parco, inizia nella Val dal Botsch.

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 luglio 2014 - 11:00
Val dal Botsch

Il grigionese Flurin Filli è zoologo. L’ex responsabile del settore “Ricerca” del Parco nazionale svizzero conosce questa zona come le sue tasche.

Durante l’escursione in quest’eccezionale paesaggio naturale della bassa Engadina, Filli spiega quali sono le difficoltà da affrontare quando si decide di lasciare che la natura segua il suo corso.

Tra le sfide c’è ad esempio la gestione dello Spöl, il fiume che attraversa il parco, sul quale è stata costruita una centrale idroelettrica. Durante il fine settimana pasquale del 2013, un incidente alla diga aveva provocato il deflusso di una grande quantità di fango nel torrente, ciò che aveva causato la morte di gran parte della fauna.

(Audioslideshow di Christian Raaflaub e Rolf Amiet, swissinfo.ch; Produzione di Daniel Wihler).

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