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Una vita sotto il segno dell’arte

L'artista svizzero Max Bill. www.clponline.it

Max Bill nasce a Winterthur, Svizzera, nel 1908. Dopo aver studiato alla Kunstgewerbeschule di Zurigo è allievo al Bauhaus di Walther Gropius, dal 1929 al 1932.

Rientrato in Svizzera lavora come architetto, decoratore, grafico, scultore, pubblicista e designer. E’ attivo anche come teorico, insegnante e conferenziere.

La vita del poliedrico artista svizzero, che ha lasciato la sua straordinaria impronta in tutte le forme espressive che ha praticato, è stata intensa e costellata da numerosi impegni e riconoscimenti.

1931: sposa la fotografa e violoncellista Binia Spoerri
1937: aderisce ad Allianz, unione dei moderni artisti svizzeri e allaccia contatti con Antoine Pevsner
1938: è membro del CIAM (Congrès International d’Architecture Moderne) e dell’UAM (Union des Artistes Modernes). Primo incontro con Marcel Duchamp
1941: fonda la casa editrice Allianz
1942: nasce suo figlio Jakob
1951: è co-fondatore della Hochschule für Gestaltung di Ulm e vi dirige le sezioni di architettura e design. È membro dell’Institut d’Esthétique Industrielle di Parigi, del DWB (Deutscher Werkbund), del BSA (Bund Schweizer Arkitekten), dell’AIA (American Institute of Architects) e dell’ associazione svizzera “Oeuvre”.
1956: aderisce alla Lega tedesca dei lavoratori
1961-1968: è membro del consiglio comunale di Zurigo
1967: insegna design ambientale alla Staatliche Hochschule für Bildende Kunste di Amburgo. È quindi membro dell’Accademia delle Arti di Berlino e dell’Accademia Reale Fiamminga di Scienze, Letteratura ed Arti, e consulente onorario dell’Unesco.
1972: membro dell’Accademia delle Belle Arti di Berlino
1988: muore la moglie binia
1991: matrimonio con la storica dell’arte Angela Thomas
1994: laurea honoris causa in sciente tecniche all’Istituto superiore elvetico di Zurigo

L’impegno didattico trova riscontro nella sua attività progettuale; a tal proposito si ricorda la sezione svizzera alla Triennale di Milano (1936 e 1951), gli edifici della Hochschule di Ulm (1953-1954), il padiglione della città di Ulm all’esposizione di Stoccarda (1955); il padiglione dell’esposizione nazionale svizzera di Losanna (1964).

Tra i suoi scritti, si ricordano ‘Mies Van der Rohe’ (1945), ‘Architettura svizzera moderna’ (1949), ‘Robert Maillart’ (1955) e ha curato l’edizione delle opere complete di Le Corbusier.
Max Bill muore a Berlino il 9 dicembre 1994.

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